Nick: _Roxanne Oggetto: curiosita' per tutti Data: 6/6/2003 16.40.21 Visite: 27
http://qn.quotidiano.net/chan/in_primo_piano:3974659:/2002/12/15: PARIGI, 14 DICEMBRE 2002 - La giustizia francese non molla la presa sul presidente Jacques Chirac: blindato dall'immunità finchè sarà capo dello stato, appena uscito dall'Eliseo - nel 2007, o cinque anni dopo se si ripresenterà e otterrà un terzo mandato - si vedrà notificare le accuse relative ad un suo presunto coinvolgimento nell'inchiesta per i fondi neri del suo partito, il neogollista RPR, in relazione a fatti risalenti all'epoca in cui era sindaco di Parigi e capo del partito. Il giudice istruttore di Nanterre Alain Philibeaux ha infatti firmato un'ordinanza di stralcio della posizione di Chirac, basandosi su una decisione della Corte di cassazione del 10 ottobre 2001. La Corte aveva allora stabilito che il capo dello stato non poteva essere perseguito durante il mandato, ma che la prescrizione doveva essere sospesa fino alla sua uscita dall'Eliseo. http://www.repubblica.it/online/politica/giuscontrotre/scheda/scheda.html Gran Bretagna, attenuate le protezioni. Si prevede l'immunità per gli atti parlamentari e i voti espressi fin dal 1689. Una storia lunghissima confermata dalla prassi parlamentare e dalle convenzioni costituzionali. Nel passato il divieto di intrusione nella sfera parlamentare era tanto assoluto che non si poteva accedere neanche ai lavori preparatori per procedere all'interpretazione legislativa. Una rigidità superata all'inizio degli Anni '90, da quando cioè si permette la citazione in giudizio del parlamentare per le cause di diffamazione, e per estensione anche per altri reati comuni. I parlamentari non possono comunque essere arrestati, ma sono sottoposti a i poteri sanzionatori della Camera di appartenenza. La regina è insindacabile e gode di immunità assoluta. Non è così per i membri del governo che possono essere chiamati a rispondere civilmente e penalmente anche degli atti compiuti nell'esercizio delle loro funzioni. Germania, politici uguali ai funzionari. A Berlino i parlamentari godono dell'immunità per tutto quello che fanno nella loro veste di deputati. Non possono essere arrestati o privati in altro modo della libertà senza l'autorizzazione del Bundestag. E il Bundestag si deve pronunciare anche in merito ad ogni procedimento penale che interessi un parlamentare. Il Cancelliere e i suoi ministri sono sottoposti alla normativa generale dei funzionari pubblici. Per i loro atti di governo non godono quindi di immunità, ma sono sottoposti al diritto comune dei funzionari. E per gli atti estranei all'attività di governo non godono di alcuna forma di immunità. Il presidente della Repubblica tedesca è perseguibile solo per violazione premeditata della Legge Fondamentale. Neanche i giudici della Corte costituzionale godono di immunità e anche loro sono sottoposti al regime dei dipendenti pubblici. Usa, comitati etici per gli eletti. Gli Stati Uniti prevedono l'immunità per tutti i voti e le dichiarazioni politiche dei parlamentari. Senatori e deputati non possono essere quindi arrestati a meno che per "alto tradimento, reato grave e violazione dell'ordine pubblico". I parlamentari possono essere però perseguiti dai comitati etici di Camera dei rappresentanti e Senato per violazione dei codici etici dei due rami del Congresso. La Costituzione americana non prevede immunità particolare per il presidente e gli altri membri del governo. La Corte suprema ha stabilito però che il presidente gode di un'ampia immunità funzionale legata alla sua doppia carica di capo dello Stato e di capo dell'esecutivo. Nonostante questo negli ultimi 30 anni magistrati e autorità indipendenti hanno aperto inchieste contro i presidenti Nixon, costretto poi alle dimissioni per il Watergate, Reagan e Clinton.
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