Nick: DOCET Oggetto: spunti di riflessione Data: 3/9/2005 13.13.4 Visite: 11
allora le domande della dottoressa erano necessarie: l'anamnesi è obbligatoria prima di qualsiasi intervento da parte di qualsiasi operatore sanitario.
durante l'anamnesi si devono accertare varie cose tra cui anche le abitudini del soggetto che dovrà essere sottoposto a qualsiasi tipo di intervento.
Sinceramente da noi in ospedale nn chiediamo se una persona è gay o meno. Solo se ha rapporti a rischio.
in realtà non potrebbe essere l'omosessualità il fattore discriminante di una eventuale mancata possibilità di donazione, ma ovviamente le analisi del sangue per vedere se questa persona ha malattie infettive potenzialmente contagiose!!
Quindi diciamo che dire no in questo caso mi sembra poco opportuno, ma c'è una considerazione importante: la "specificità" di un test (cioè la percentuale di rischio che un test che dica che nn sei ad esempio sieropositivo mentre invece lo sei, quindi l'errore potenziale di un test circa l'hiv ad esempio) è circa del 10%.
Questo significa che un test sulla sieropositività nn è sempre veritiero. Probabilmente il medico nn si è sentito di fare il prelievo perchè ha pensato che in un omosessuale ci sono più possibilità di avere malattie infettive, con aumento relativo della possibilità che le stesse sfuggano ai normali test.
ecco perchè come "politica"dell'ospedale il primario ha scelto questa strada. Però ad esempio avrebbero potuto fare 2 test o 3 invece di uno solo spiegando bene al signore il motivo per cui si doveva ripetere più volte il medesimo test.
Ma ripetere il test non è cosa economicamente facile: comporta una enorme spesa sanitaria. Ecco quindi che forse i meidci di quel reparto visto i rischi hanno pensato di evitare i prelievi a persone con oggettiva potenzialità maggiore di rischio.
Sinceramente io il prelievo glielo avrei fatto. Ma in questo caso nn parlerei di discriminazione di per sè ma piuttosto di una scelta sanitaria discutibile ma nn del tutto scorretta. Ricordiamoci che attraverso proprio gli errori (purtroppo inevitabili) di questi test spesso il sangue donato è veicolo di malattie.
questo era il mio spunto di riflessione, però piero nn è che l'omosessuale andava dichiarando ai 4 venti che gli piaceva il fragolone, è solo che ha dovuto dirlo nell'anamnesi!! (e ha fatto anche bene) è stato molto onesto in questo! Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile. (W.A.) |