Nick: NEVERLAND Oggetto: re:.... Data: 29/9/2005 22.32.31 Visite: 6
Non avevo ancora visto "Sin City". Non ci ero riuscito perchè sempre impegnato a rincorre qualcosa o qualcuno. Non avevo ancora visto Sin City e per un tipo come è una mancanza grave, un pò come trascurare la propria persona. Non ci ero riuscito perchè il tempo che mi serviva per farlo lo rubavo e lo usavo per altro, per le notti bianche a scopo sfrenamiento o per i lunghi pomeriggi sprecati a rincorrere qualche gonnella che forse nemmeno volevo veramente. Non avevo ancora visto Sin City ed aveva ragione il mio amico "Nerd" Armando che mi rimproverava e mi jastemmava contro, aveva ragione lui quando a volte "aprendoci a cart' pò cess'" (parlandoci sinceramente e col cuore in mano) iniziava a predicarmi violentemente come uno di quei Monaci malati e guerrieri che ancora riusciamo a vedere in qualche vecchio "spaghetti western" Italiano ("Quien Sabe?" ad esempio). Così a volte mi richiama il mio amico "Nerd" Armando, magari mentre parliamo della flotta o delle risorse che ci mancano quando giochiamo (azzecchiamo è meglio forse) online ad "Ogame", mentre parliamo di un film, di un fumetto o di una delle qualsiasi cose che ci avvicinano tantissimo. Non sono paternali quelle di Armando, magari sono solo i consigli di uno un pochetto più grande con più esperienza, magari vede in me la sua stessa disillusione, le sue stesse speranze e sogni... o magari lo fa solo perchè mi vuole bene. Così tra una jastemma e l'altra, tra un pò di "Deuterio", un "Dottor Destino" sconsacrato e un "Tim Burton" parte la predica. "Ma lo vedi che perdi il tempo e nn ti vuoi bene, lo vedi che così metti in secondo piano la tua fantasia e sensibilità, lo vedi che levi tempo a quello che ti fa stare bene, lo vedi che molto spesso nn ti rimane niente... trovalo sempre il tempo per certe cose Marittiè cazzo (proseguono jastemme varie)!" Ma Armando sa pure che a volte nn c'è tutto questo tempo a disposizione, e a parte la routine lavorativa che ti porta via l'anima c'è quell'altra faccia della moneta che fa sempre parte di me, la parte di quello che ama lo sfrenamiento, quello che ama ballare, cantare, alzare il gomito e correre appresso a qualche gonnella. Così mi capisce e nn insiste, certo mi dice ancora che devo recuperare ma in quel momento si ferma e torniamo a parlare di "Deuterio", di un "Dottor Destino" sconsacrato e di un "Tim Burton", fino alla prossima occasione, perchè ci sarà sempre una prossima occasione con i tipi come me. Ma il mio amico Nerd sa anche essere autocritico e quindi confrontando i due diversi modi di vivere a volte inveisce anche su se stesso e sul suo mondo. In un certo senso mi dice che nn è facile lo stesso anche per chi vive come lui, perchè i problemi (forse quelli veri) nn finiscono mai e che nn basta una donna al tuo fianco per cambiarti la vita, nn sempre e nn in tutti i rami della vita, perchè una donna anche con tutto l'amore che provi per lei o ricevi da lei nn può essere e nn deve essere tutta la tua vita. Così a volte si ferma e dice solo "La vita è una chiavica Mà!", e poi nn aggiune parola, nemmeno una jastemma a volte. Io nn so che dire e lo sfotto ma dentro so che è una questione di disillusione, che a volte con la vita e il mondo che ti circonda nn puoi sempre continuare a rincorrere sogni o mondi alternativi, ci sono le bollette da pagare, il lavoro, i problemi (quelli veri). Non sono paternali quelle di Armando, magari sono solo i consigli di uno un pochetto più grande con più esperienza, magari vede in me la sua stessa disillusione, le sue stesse speranze e sogni... o magari lo fa solo perchè mi vuole bene. Poi mi ricordo una sua favoletta, un racconto con morale di quelli che però nn si dovrebbero fare ai bambini.
E' la storia di un uomo che si era innamorato di una ragazza più piccola. Questa fanciulla era bellissima o immagino lo fosse per chi se ne era innamorato. Da qui nasce un amore platonico, quelli più brutti da gestire e a volte anche da dimenticare. Nessun bacio, nessun abbraccio particolare solo tante telefonate, tante chiacchierate... tutto e praticamente il nulla a parte quella emozione che ti spingeva ogni volta a ricomporre il suo numero. Ma se c'era il nulla perchè il cuore batteva lo stesso? Poi immagino quest'uomo, che se lo vedete con i capelli pieni di brillantina somiglia molto ad uno di "Quei Bravi Ragazzi" di Scorsese, più precisamente a Joe Pesci e Tommy DeVito, e che quindi sembra fuori di testa come lui. Ma nn lo immagino con la brillantina, no lo immagino vestito di tutto punto pronto a conquistare la piccola fanciulla di cui sopra. Lo immagino con un bel mazzo di rose e con lei di fronte, lo immagino imbarazzatissimo e con le guance rosse, immagino che abbassi lo sguardo perchè nn riesce a sostenere quello di lei (io farei così). Poi lo immagino cantare e nonostante la stazza lo immagino intonare una dolce canzone della esile Giorgia: "tra dire e fare tra bene e male con tutto quello che avrei da fare sto qua che penso a te e tu lasciami fare a me basta restare un pò un pò di tempo a parlare insieme a te solo a parlare non voglio fare l'amore a me basta guardarti un pò guardare i tuoi movimenti così lenti che mi fai sentire che tu fammi sentire che che durerà tra te e me e il tempo si fermerà tra te e me..." Ma la vita nn è un film canterebbe qualcuno e quindi poi le cose finiscono e il tempo continua la sua irrefrenabile corsa verso chissà che cosa. E così si perde tutto, semplicemente, e la ragazza ormai cresciuta nn vuole più quell'amore platonico ormai diventato solo una seccatura per lei e forse un ossessione per lui. Quel tipo con i fiori in mano diventa come un serial killer, uno che nn sta bene e quel tipo di amore pulito viente male interpretato e trasformato in qualcosa di sporco.
Ma poi si torna a parlare di "Deuterio", di un "Dottor Destino" sconsacrato e di un "Tim Burton", fino alla prossima occasione, perchè ci sarà sempre una prossima occasione con i tipi come me. Ehi ma che volevo dire? Cazzo mi sono perso e ho parlato di altre cose, come al solito sono stato prolisso, me lo diceva sempre la mia Prof. d'Italiano, Di Maio sei prolisso. A me cmq me ne fotteva perchè se uno deve dire delle cose perchè deve contarsi le parole... solo per paura di un brutto voto o per paura che la percentuale degli errori a matita rossa salisse proporzionalmente alle tante parole scritte. Io me ne fottevo delle parole della Prof. e mi pigliavo sempre i miei bei 4 o 5 al tema del mese e la solita scritta sottolineata: "Prolisso". Vabbè nn ho imparato nulla sono ancora prolisso vabbuò, però ho raggiunto la consapevolezza che magari posso annoiare chi mi legge e che in un ambiente come quello delle comunità virtuale è molto facile che chi apre un post come questo si fermi a leggere nemmeno la metà di quello che ho scritto. Ma io me ne fotto e continuo a scrivere, perchè così so a scrivere, perchè poi in fondo lo faccio soprattutto per me, perchè poi scrivere fa bene. Ecco di che stavo parlando. Parlavo di Sin City.
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