tirata

ciao....

ehi ciao

Ciao da quanto tempo!

Ciao Gaia, complimenti per il nome, e nn solo!!!mi permetti di farti un complimento?!?!?
Sei proprio carina, anche se è poco!!!!Ma nn ti nascondo che il tuo visino già l'ho visto da qlk parte!!!!Di che zona6?!?!?!?se ti va di risp sai dove farlo!!!!Kiss DARIO!!!!!

hey gaiaaaaaaaaaaa cm stai?ke stai a fa?

...leggendo la tua page, capisco che...sei una ragazza superficiale...te la tiri...ce l'hai solo tu...e...boh...sei un'ochetta come tante altre in giro...ma...parcheggiati...e fa' nu poc o' cess...

dirò anche frasi fatte,,,,,,,,,,,ma tu mi piaci un sacco!
ciao cara

"Il mare non bagna Napoli" è costituito da una serie di racconti dai quali si percepisce lo spaesamento dell'Autrice rispetto alla realtà napoletana del dopoguerra, in un certo senso il suo rifiuto dell' "orrore" di quel periodo. Ma nello stesso tempo, Anna Maria Ortese resta avviluppata nelle spire dell'incanto "cupo" che la Tua città trasmette.
In alcuni racconti prevale il senso di tristezza e di rifiuto: ad esempio nel primo, di cui è protagonista una ragazzina che, quando finalmente riesce ad ottenere gli occhiali che le sono indispensabili per vedere, resta particolarmente sconcertata, direi disgustata, dalla realtà che la circonda; nell'ultimo, invece, a mio avviso il più interessante, è tracciato un quadro (di cui la stessa Ortese è parte, nella veste di cronista) dell'ambiente culturale napoletano dell'epoca: Luigi Compagnone, Domenico Rea, La Capria, Ghirelli ed altri.
Sarà per la mia propensione ai romanzi tristi, ma a me il libro è piaciuto: anche perché, sicuramente, non è stata una delle solite opere che banalmente forniscono una rappresentazione folkloristica di Napoli.
Certo, se ne fossi stata Tu la protagonista, il titolo sarebbe stato diverso, io credo:
"Spaccanapoli illumina il cielo" !