Nick: Viola* Oggetto: Saint Ange Data: 17/11/2005 13.9.17 Visite: 138
Avvertenza: contiene spoiler. Chiunque volesse vedere questo film (cosa che sarebbe meglio evitare, pò fate vobis) evitasse di leggere. Già si inizia bene dalle prime scene: due teneri pargoletti che si alzano di notte per fare pipì e attraversano enormi corridoi e stanzoni di un orfanatrofio lugubre popolato da oscure presenze, mentre fuori (ovviamente) infuria la tempesta. la possono mai scampare? assolutamente no, che domande. andiamo avanti. chi ti arriva nell'orfanatrofio lugubre per fare le pulizie? ma ovviamente una ragazza incinta. cosa c'è di più indifeso di una donna incinta? appunto. con chi si ritrova la ragazza nell'orfanatrofio vuoto? con una direttrice acida e misteriosa. una chiattona fintamente buona. una ragazza fuori di testa. alè! bene bene... a questo punto iniziano gli scalpiccii di piedini fantasma, le porte che si chiudono da sole e tutto il repertorio delle case infestate, rendendo palese il fatto che in quel luogo è accaduto qualcosa di veramente orrendo. e la donna incinta che fa? dice ciao è stato un piacere e se ne va? ma no, assolutamente no. incapa, fa indagini e fruga dappertutto, sempre trascinando la panza torno torno. alla fine scopre un vano segreto dietro a uno specchio, dove già da fuori si vedono i fantasmini che corrono gioiosi, quei tesori. e lei che fa? scappa? macchè, si impizza nel vano e va avanti impavida. trova un montacarichi che conduce chissà dove, forse all'inferno. cosa fa, ci si infila dentro? chiaro che sì. ovvio. chi non si impizzerebbe in una specie di ascensore per l'inferno in una casa infestata senza nessuno che ti possa salvare e perdipiù con tanto di panza annanz? che domande. vabbè, questa scende per un'infinità di tempo, poi si ritrova in una specie di ospedale bianco immacolato e deserto con tanto di lettini di tortura. in sintesi: lì si facevano a pezzetti i bambini usandoli come cavie. bene bene. che fa lei, scappa? assolutamente no. va avanti, entra in una stanza dove ci sono delle vasche piene d'acqua. quando si rigira, sorpresa! tutti i fantasmini sono usciti dalle vaschette dove giacevano, e la fissano con tanto d'occhi. a questo punto la tipa alla buon'ora si sceta e corre verso il montacarichi. alè! si è chiuso! così all'impavida non resta che stare lì ad aspettare la processione di fantasmini che la raggiunge lentamente dicendo: "vieni con noi", farsi acchiappare dalle doglie proprio in quel momento e schiattare lei e il bambino là in mezzo. a questo punto ti esce spontaneo un: "sì cuntent finalment?". THE END. comennto: "Non riesce a dire ciò che vorrebbe a questa donna, la cui franchezza è come una ferita aperta. Non può cambiare ciò che ama maggiormente in lei, la sua avversità ai compromessi, la sua capacità di vivere ancora nel quotidiano la passione dei versi che |