Nick: buendia Oggetto: il gatto domestico Data: 17/11/2005 18.56.48 Visite: 135
da diverso tempo ho un gatto. un esemplare anziano, lo volevo salvare dal suo destino di morte quando lo portai con me. me lo dicevano che i gatti sono animali poco inclini alle carezze e decisamente ingrati, pensano a soddisfare i loro bisogni primari e a godere della vita che gli si offre. ora posso aggiungere la mia voce a queste e ammettere che il gatto non porta rispetto. se tenti di accarezzarlo puoi aspettarti due cose, e dipendono dall'umore in cui si trova in quel momento. il gatto può non apprezzare e lesto sGATTAiolare, per l'appunto, oppure restare serafico a godere della coccola ma, sia beninteso, senza ricambiarla. poi, dopo un po' che si è ambientato ed è diventato a tutti gli effetti domestico, a te familiare, comincia a renderti infernale la vita. nella migliore delle ipotesi devi dire addio a divani in pelle e legni pregiati, finquando il gatto domestico campa. il gatto domestico è limitante. fino a diventare delimitante. delimita i suoi spazi e rivendica i suoi angoletti con un fastidioso spruzzo di urina. non che gli serva a ribadire che quello è territorio suo visto che di altri felini in giro non se ne vedono. hai già fatto una volta l'errore di scegliere di tenere un gatto... il suo è un istinto, un atteggiamento acquisito genomicamente che risale a svariati millenni addietro. una roba perfettamente inutile e unicamente fastidiosa. imbarazzante. ma il gatto domestico non conosce vergogna. ogni tanto marca il territorio e sembra che questo lo renda molto felice. questa è una mia deduzione perchè non vedo motivi per cui il gatto domestico s'intestardisca a praticare inutilmente un rituale simile. forse, anche questa è una deduzione, il gatto domestico ha capito che da tempo t'è scaduto dal cuore e che hai già adocchiato un adorabile bastardo all'incrocio. forse il gatto domestico sente che ormai la sua presenza è un fatto d'abitudine e sente perfino nostalgia delle carezze a cui si ritraeva. ma tant'è e per il gatto domestico si è da tempo preparata la strada della dimenticanza. ed è allora che le operazioni di rimarcatura del territorio s'intensificano, tentativo patetico di lasciare un segno, fosse pure una miserrima traccia odorifera. sia lode a chi inventò i deodoranti per ambiente. senza troppi scrupoli aspetto che il mio gatto domestico, neppure lontanamente somigliante a silvestro a tom a felix al gatto con gli stivali, raggiunga il paradiso dei felini. intanto negli angoletti vado di varechina e non m'arrabbio più. dimenticavo: ho appurato che non tutti i gatti domestici somigliano al mio. U A U |