Nick: NEVERLAND Oggetto: Se a Vot' Pe Magnà Vai Luntan' Data: 21/11/2005 21.32.47 Visite: 203
...o meglio vai a magnà a cas' ra nonn'! Data e ora: Domenica 20, ora di pranzo. Location: casa di nonna. Protagonisti: io, i miei nonni, i mie zii, mia mamma e sorema. Stiamo a tavola degustando le prelibatezze preparate da mio zio Alfonso, ex chef d'assalto in pensione. Tra uno gnocco e uno spaghetto (rigorosamente N.3) con il polipi, tra una tracchiulella col ragù (rigorosamente pappuliato) e un gagliardo bicchierino di falanghina, mia nonna si ricorda che è domenica e che fa una trasmissione che nn può e nn deve perdere. No nn si tratta di "Buona Domenica", "Domenica In" o ste cose radical-chic che nn hanno senso in quanto lo stesso regalano solo stupidà e contribuiscono ad alimentare l'ignoranza. No, trattasi di una trasmissione di tutt'altra categoria e levatura... stiamo parlando di un programmino molto "familiare" e molto "partenopeo"... stiamo parlando dell'inimitabile "Piazzetta Merola (by Tele A)", condotta, ovviamente, dal "Maestro" Mario Merola. Azz, ma io nn lo sapevo, qui c'è una Buona Domenica alternativa fatta di canzoni napoletane (classiche e moderne), video napoletani, teatro, smorfia, cucina nostrana, lazzi e solazzi, gadgets e cotillons, regalati con grande interpretazione (e a volte involontaria comicità) dall'immenso Marione. Incredulo mi sintonizzo col cervello, attacca la sigla della trasmissione e succede quello che nn ho mai osato immaginare nemmeno nei miei incubi peggiori. Attacca prima mia nonna a improvvisare un piccolo balletto assettata ngopp' 'a segg'; mio zio, a ruota, inizia a cantare la sigla con soddisfazione evidente (merito anche del vinello tracannato); mia zia, un ex milanese trapiantata, nn capisce molto ma ride contenta; mio nonno sbatte le manine fuori tempo, ma l'avrebbe fatto anche con i miei Negramaro o i miei Subsonica, in quanto già ciucco e bello russ' russ'... nn so che dire, rimango a bocca aperta quando mi giro verso mia mamma e mia sorella per avere un appoggio o uno sguardo complice di pietà... ma nn è possibile... stanno cantando e sbattendo le manine anche loro, la sanno, sanno la sigla di "Piazzetta Merola" e ne sono orgogliose e felici insieme. Non ci posso credere ma arò song' capitat' e pò fuss' je o cafard' ra famiglia, ma facitem' 'o piacer' oììì, ma vir' nu poc' tu 'sta band' 'e zingher'! I cori e i battiti di mani si alzano al cielo, il volume della TV è ormai al max, par' 'e sta ind' 'a discotec', o meglio nei vasci di Napoli! Ma chist' (ovvero la mia family) fosser' cazz' po cul' mio... ingurgito ennesimo bicchierino di falanga amabile e mi butto nella mischia con accendino annesso. L'allegria aleggia a tavola, il Marione regala perle d'ironia e consigli per gli acquisti con la pala (c'è pur' 'o stracc' 'e mario merola uagliù, tien' ment' tiè)... il tempo passa veloce e gioioso. Altro che Costantino, Costanzo e gli amici della mia uallera, questa è TV d'assalto, questo è trash, questa è roba stracult... eccheccazzo! D'improvviso parte un video, direttamente estratto da un recente spettacolo teatrale del Merola parte "Cient'Anne". Esce uno giannino con i capelli vuttati annanz' meglio di quel grande cantante che porta il nome di Rosario Miraggio. Perplesso oso chiedere: "Ma chi cazz' è chist?" Sorema sfoggia la sua ferrata cultura in materia, trattasi di Francesco Merola, figlio del maestro, anche lui cantante e io nn lo sapevo. Parte quindi sto duetto Merola e figlio. La devozione del figlio per il padre è palese, quasi la si respira attraverso lo schermo, come lo è anche l'orgoglio del padre nel vedere cantare il figlio (che tra l'altro sicuro l'interpreta meglio del Gigino nazionale). Nonna e mio Zio Alfonso sono incollati al piccolo schermo, arriva il finale e in un crescendo di vocalizzi e gestualità Francesco Merola bacia il padre Mario Merola...
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