Nick: NEVERLAND Oggetto: Mafalda & Repubblica Data: 26/9/2003 12.5.20 Visite: 19
Come ogni Venerdì anke oggi trovate in edikola l'ennesimo volume de "I Grandi Classici Del Fumetto Di Repubblica"... tornano le strisce umoristike e stavolta l'onore della pubblicazione è tokkato alla mitika...
Mafalda
Mafalda: La bambina creata da Quino è la più arrabbiata del mondo dei fumetti. Mafalda odia la minestra e qualcos’altro ancora: il mondo, per esempio, che fa pochissimo per risolvere i suoi più reali e drammatici problemi, come la fame, la guerra, l’ingiustizia sociale. E ancora il giornale radio, che non dà mai buone notizie, la pubblicità, che non dice mai la verità, gli adulti, che sembrano vivere con le fette di prosciutto agli occhi, e anche certi suoi coetanei, come la sua amichetta Susanita, che sa solo sognare a occhi aperti zuccherose storie romantiche e improbabili principi azzurri.
Con la partecipazione di personaggi irresistibili, quali i suoi genitori, il fratellino Nando, gli amici Libertà, Felipe e Miguelito, le intelligenti, celeberrime, divertentissime strisce di Mafalda sono un costante richiamo alla saggezza dei bambini e alla nostra responsabilità di adulti.
Autore:
Joaquìn Salvador Lavado Tejòn (in arte Quino) è nato a Mendoza, in Argentina, nel 1932. Abbandonata la scuola di Belle Arti della sua città, disegna il suo primo fumetto nel 1950, per la pubblicità di un negozio di stoffe. Dopo qualche anno e dopo il servizio militare, le sue storie senza parole cominciano ad avere successo in Sud America. Nel 1963 viene pubblicata la sua prima raccolta, Mundo Quino, e nello stesso anno un’agenzia pubblicitaria gli commissiona una striscia per una ditta di elettrodomestici: il progetto non va in porto, ma nasce Mafalda, che in poco tempo diventa popolarissima in tutto il mondo.
Dieci anni dopo Quino decide di interrompere il lavoro sulle strisce del suo personaggio più famoso, e non lo riprenderà più, mentre continua a raccontare storie esilaranti con protagonisti senza nome.
Le Idee:
  I coetanei sono diversi: Susanita sogna il principe e Manolito un supermarket. Mafalda, la saggezza bambina, ecco i piccoli che salvano il mondo. (di Luca Raffaelli) Leggendo distrattamente le strisce di Mafalda si potrebbe inneggiare a una presunta e generalizzata saggezza dei bambini. Perché, come è noto, la protagonista delle strisce di Quino si preoccupa dello stato di salute del mondo, delle guerre, della povertà, delle ingiustizie che massacrano i popoli del nostro pianeta. Ma in effetti il grande umorista argentino non parla affatto, genericamente, di una saggezza bambina, ma solo di quella della sua protagonista. I coetanei di Mafalda, infatti, non sono affatto come lei.
Susanita sogna il principe azzurro che la faccia diventare una moglie ricca, borghese e conformista. Manolito invece pensa solo al negozio di suo padre macellaio, ha altre aspirazioni lui: vuole aprire un supermarket. Felipe è l’ingenuotto del gruppo: innamorato senza avere il coraggio di dichiararsi, legge fumetti d’avventura preferendo perdersi nei sogni piuttosto che nella realtà che tanto angustia Mafalda. Poi c’è Nando, il suo fratellino, che pone la nostra protagonista nella tragica consapevolezza degli anni che passano e degli ideali che si annacquano: "Dio mio, che adultità!", esclama Mafalda dopo averlo rimproverato con modi e parole che somigliano in modo preoccupante a quelli di papà e mamma. Infine c’è Libertà, figlia di genitori intellettuali, che impressiona Mafalda per il suo realismo, e il suo, come dire, pragmatismo.
Si potrebbe allora concludere che la bambina di Quino, celeberrima protagonista del nuovo classico di Repubblica in edicola oggi, sia l’unico tra tutti a prendersi cura del mondo e dei suoi problemi. Uno tra tutti, una bambina: mentre gli altri adulti o sono i governanti, diretti responsabili della rovina del mondo, o sono troppo impegnati, tra fatture da pagare e piantine da innaffiare, a risolvere i propri problemi per essere disturbati da quelli degli altri.
Links Correlati & Fonti: http://www.repubblica.it/speciale/2003/fumetti/opere.html http://www.clubcultura.com/clubhumor/quino/italiano/intro.html © degli aventi diritto |