Nick: {D|4BoLiK Oggetto: Parigi Data: 5/12/2005 18.58.7 Visite: 83
Ora che Parigi e il maledettismo francese sono diventati inflazionati, dovrei avere timore nel raccontare questa cosa, ma poco importa. Ho sognato di vivere in una piccola stanza a Montemartre piena di bottiglie vuote e posacenere sporchi. O meglio, non so se ci vivevo, ma in questo sogno stavo là. Il pavimento era in legno ma non era un vero e proprio parquet. C’era un balconcino che dava sul Bateau–Lavoir da cui ogni tanto guardavo i passanti. A filtrare la luce del giorno ricordo delle tende di un colore tra il giallo e il marrone che sembravano essere li da anni. Al centro della stanza c’era il sogno di una vita: uno steinway & sons a coda nero e sotto le rotelle dorate un tappeto di cui ora non saprei dire molto. In questo sogno io ero li con una donna, di cui nemmeno ricordo troppo, so solo che passava intere ore a dipingere, a scrivere e ad ascoltarmi suonare. Non uscivamo quasi mai o almeno il sogno, nel suo intercedere confuso, m’ha dato questa impressione. Ho però un nitido ricordo di una scena. Lei veniva mentre ero al pianoforte e mi baciava sul collo. Poi mi abbracciava e io le permettevo di stare seduto sulle mie gambe mentre ero ancora al piano, cosa che non lascio fare a nessuno. Non permetto MAI a nessuno di mettersi tra me e il mio strumento. Sarà un mio ghirigori, ma davvero mi incazzo quando qualcuna ci prova. Fine del sogno. Non ricordo altro, ma questo mi basta. Riassume perfettamente cosa vorrei farne della mia vita.
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