Nick: P_Escobar Oggetto: LA FRAGILITA' E LA FOLLIA Data: 28/9/2003 15.34.9 Visite: 25
Quanto sono fragili le società moderne, basta un evento come quello di stanotte, grave ma non irripetibile, per mandare in frantumi la vita che ognuno di noi conduce, le nostre convinzioni, le nostre abitudini. Alle 3.30 di stanotte affacciandomi sull'atipico panorama di casa dei miei ("occupata" per la loro coda di vacanza in prov. di Lecce) mi sembrava irreale lo spettacolo del Golfo di Napoli completamente al buio. Che fosse qualcosa di diverso dalla "solita" interruzione della fornitura di energia elettrica è stato da subito palese: un cielo stranamente stellato e qua e là le fioche luci del casello della tangenziale, dei generatori dell'hotel jolly e del centro direzionale. Tutto il resto una macchia scura indistinta, niente tv, niente luce per leggere ed invocare il sonno, ninete computer e internet, in un attimo mi sono ritrovato in una notte pre civiltà industriale, ma non ho lampade a olio, ne' torce e nemmeno l'abitudine a vivere secondo l'alternarsi naturale del giorno e della notte. Mi sveglio stamattina verso le 9, niente energia elettrica, chiamo i miei a Lecce e mi dicono che non solo lì hanno lo stesso problema, ma che addirittura il guasto ha provocato un black out in tutta Italia. Tento inutilmente di convincere mia madre a restare, perchè mi chiedo se troveranno carburante lungo la strada, se i caselli autostradali funzioneranno, se in caso di emergenza ci sarà qualcuno che potrà dare loro una mano. Ma ovviamente non ottengo che il classico emerito cazzo, mia madre è cocciuta e martella mio padre fin quando non si mettono in macchina e tornano verso Napoli, perchè lei "deve stare vicino ai suoi figli" (mammà stai tornando per caso con un generatore? mi verrebbe da chiederle). Scavo nel mio armadio alla ricerca di un walkman/radio a pile e dopo aver ritrovato cose che mai avrei immaginato di vedere (toh il mio primo racconto scritto a 13 anni, oh la lettera di una mia antica fidanzatina che mi giurava amore eterno ed erano i primi anni '80, chi sa dove cazzo è finita). Mollo queste significative testimonianze del mio passato e accendo la radio, fra i fzzz i kzzzz gli shhhhh e una serie di altri irripetibili rumori di fondo, mezza Italia è ancora senza energia elettrica. Scoprirlo però non è semplice, mi imbatto in uno spot pubblicitario che mi invita a provare la prossima renault, poi è la volta di un supermercato dove hanno scoperto la ricetta per curare il mal d'euro, poi sento delle voci. Non è pubblicità, ma un programma sulla violenza negli stadi e gli speaker si affannano, lanciandosi in previsioni relative alla giornata del campionato di serie A. Si gioca? non si gioca? li mando a fare in culo, lasciandoli al loro amletico dubbio e finalmente becco un'edizione speciale del TGR Rai, che m'informa (sono le 11) che in alcune zone di Napoli è "tornata la luce", e che per il primo pomeriggio è previsto il lento e graduale ritorno alla normalità. Riflessioni Black out negli USA, black out nel Regno Unito, adesso black out in Italia (vi ricordate i nostri esperti pavoneggiarsi dopo l'evento a NY? da noi non succederà mai dicevano fra lo strepitìo e il pavoneggiamento). sarà un caso, eppure USA E GB hanno mandato le loro truppe in Afghanistan e Iraq e l'Italia è stato senza dubbio il paese più entusiasta e allineato far quelli non direttamente impegnati nel conflitto. Sarà un caso, può darsi, però converrete con me che coincidenza singolare..... |