Nick: notte Oggetto: ...Quelle notti... Data: 7/12/2005 22.28.56 Visite: 106
La volpe ha un vizio: perdersi nei presepi viventi. Fare il pieno di cioccolata e vin brulé, certe notti di gelo, e confondersi con il bue, l'asino e l'agnello. Cercare di cogliere il pelo nell'uovo, di togliere la pagliuzza dall'occhio del vicino e la trave dal suo, di aguzzare la vista, di scovare l'ingegno. Si aggira inquieta, finchè non scorge un giaciglio di paglia in cui appostarsi. Aspettare che un dio nascente la veda. O una stella cometa. Non fa la festa a nessuno, quelle notti, la volpe. Lascia che le passino accanto i topolini dei campi. Si trastulla a snidare l'uvetta da fette spesse di panettone. Scava ed estrae. E succede quasi sempre che nevica. Allora il mondo è solo quello: la strada che si fa bianca, gli strati che si accumulano, la coperta che sale, i contorni che si ammorbidiscono, i colori che si uniformano, l'orizzonte che si avvicina, i quattro alberi neri, il cielo senza luna. E non c'è passo che tenga, non c'è cavo che la possa collegare. Chi c'è c'è, chi non c'è la perde. Quando l'universo si fa così piccolo, la volpe vuole solo un abbraccio. Quelle notti è tutto. Quegli attimi non tornano. Gli altri neppure. L'abete si accende e si spegne. Intermittenze in silenzio, per non disturbare. Io cammino nella tana in punta di piedi. Entrano spifferi. Il gatto è sempre altrove. E non manca. La volpe stringe il mio orsetto di peluche come fosse un amico. Li trovo addormentati assieme in mezzo al presepe, davanti alla finestra spalancata su un mare di neve.... * .
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