Nick: ilBuio Oggetto: la materia della memoria Data: 12/12/2005 1.55.9 Visite: 117
Scendevamo viottoli assolati, fianco a fianco io e te. Abbracciati e lontani, di quella distanza che si sa a diciott’anni. Se raccontavo i miei sogni, a mezza strada pareva d’incontrarti, stupita e distratta dai tuoi incomprensibili pianti. I pomeriggi, assordati di cicale, ci rubavamo l’un l’altra il respiro, fuori del mondo, tra i fichi d’india e il mare. La notte i tuoi occhi brillavano, liquidi di non so qual desiderio. Allora un filo d’erba o una spiga, sui tuoi capelli rimasti abbandonati, ingannavano la mia astuzia adolescente. E quegli inganni, come promesse eterne, di te mi restano e della mia giovinezza. Ora sei un nome, un dolore scomparso, memoria. Ora sono un discorso interrotto, un linguaggio di cui s’è persa memoria. Come un bacio antico o una rosa appassita, siamo rimasti della materia dei sogni. |