una volta dissi:
ho sempre pensato che uno deve scegliersi a un certo punto da solo il nome suo, e per forza deve cambiare quello che gli hanno dato. un nome uno può pensare che è una parte sua come una mano e un occhio, e che dice chi è. se è così, però, uno dovrebbe pure scegliersi un diverso corpo, diversi fratelli e sorelle, una casa nuova e lontana. o scegliersi di tenere quello che ha perché così gli piace. se è così, però vuol dire che tu non sei il tuo nome, e non sei il tuo corpo, e non le persone vicine e la vita e tutte le cose. e cosa sei? non so.
...
voglio dormire. voglio dormire. voglio dormire. sonno. onnos onno onn on o
ciao a tutti
il mattino ha l'oro in bocca (...)
il silenzio degli innocenti
gli innocenti non hanno nulla da dichiarare e si astengono. se fossero colpevoli ma volessero apparire innocenti, allora solo inventerebbero qualche spiegazione fasulla. a meno che non vogliano interpretare astutamente il ruolo degli innocenti fingendosi a corto di spiegazioni plausibili che gli altri valuterebbero giustamente fittizie, facendosi per questo condannare quali i colpevoli che sono. perciò il ruolo dell'investigatore diligente non può prescindere da quello dell'astuto psicologo, sempre che intenzione dell'inquirente serio sia il disvelamento della verità circa la dinamica dei fatti e non, magari, il semplice disbrigo burocratico della pratica processuale che interessa gli indiziati. o, peggio ancora, un impegno complice nei confronti di quelli che si rivelerebbero a questo punto doppiamente colpevoli, e per dirla tutta
rock and roll
dio crea i dinosauri
dio distrugge i dinosauri
dio crea l'uomo
l'uomo uccide dio
l'uomo crea i dinosauri
i dinosauri mangiano l'uomo
la donna eredita la terra: il pianeta delle scimmie
aggiungo, vista la ircnapoletaneità del caso,
che odio questa-->
cazzo, mi irrita.
right right right