Nick: P_Escobar Oggetto: re:PARLA BENE Data: 5/10/2003 17.53.56 Visite: 30
la prima cosa scritta in napoletano di cui abbiamo testimonianza sono "li bagni de lu bracula" inseriti in una raccolta di versi che decantano le virtù dei bagni termali della zona flegrea. Attribuite a Pietro da Eboli e datate nella prima decade del 1300. Pensa che c'è un verso che recita "li lacierti remmoleca" in cui non solo c'è la doppia m al post della m singola italiana,come nel napoletano attuale cammurist (in italiano camorrista), ma pure la parola lacierti (muscoli) che ancora oggi indica nel gergo dei macellai un certo tipo di carne. Il napoletano è scritto da secoli, soprattuto versi però, la prosa è poca, ma non è questo il punto. E' l'assenza di norma, cioè di come si scrivono correttamente le parole, di quello che è giusto o sbagliato. Se questa legge dovesse passare si potrebbe arrivare a redigere la grammatica del napoletano e avere quindi una regola che vale per tutti, così come in italiano, per esempio, se scrivo un amico non metto l'apostrofo, se scrivo un'amica lo metto. |