Nick: Caledone Oggetto: ke assurdità Data: 7/1/2006 13.59.0 Visite: 208
Comunista spiritoso: imita Di Canio e raccoglie consensi sicuri; ma il puritanesimo trinariciuto di antica tradizione piccista lo fa espellere dal PRC tratto da repubblica Ha difeso Di Canio e il suo saluto romano, ma il fatto di essere, oltre che grande tifoso della Lazio anche membro di Rifondazione Comunista, gli e' costata l' espulsione dal partito: e' accaduto a Antonio Filoni, consigliere comunale a Biella. Ad aggravare la situazione, agli occhi del suo partito, e' stata una fotografia in cui si faceva ritrarre mentre faceva il saluto romano insieme al collega di Alleanza Nazionale, Davide Zappala', con il quale e' unito dalla passione per i colori laziali. La vicenda risale a circa una settimana faquando Filoni, personaggio molto conosciuto in citta', ha preso posizione, con una lettera ai giornali, in difesa di Di Canio. Con l' intenzione di evidenziare la goliardata del gesto dell' attaccante laziale, Filoni e Zappala', divisi in politica e uniti nello sport, hanno voluto emularlo facendosi addirittura fotografare pubblicamente a braccio teso. L' iniziativa, pero', non e' piaciuta ai vertici di Rifondazione Comunista che ha preso i suoi provvedimenti. L'episodio dell' espulsione viene duramente stigmatizzato dal deputato biellese di An, Sandro Delmastro Dalle Vedove. ''La scure della 'giustizia' comunista si e' abbattuta sul malcapitato consigliere comunale - scrive in una nota - che, amareggiato, saputo il verdetto ha dichiarato di essere piu' comunista di quelli che l'hanno cacciato''. Delmastro fa anche notare che i giovani di Alleanza Nazionale, proprio per sdrammatizzare un fatto che di politico non aveva assolutamente nulla, si fecero fotografare, insieme alui, nella via centrale di Biella, mentre salutavano con il pugno chiuso e lo slogan, anch'esso goliardico, ''a noi non ci cacciano. Il 'politburo' casereccio ha deciso con determinazione stalinista che Filoni doveva essere
|