Nick: Mush^Room Oggetto: MORSI AL VISO AD UN TIFOSO Data: 8/1/2006 11.59.27 Visite: 143
Rissa sugli spalti ieri pomeriggio. Ad avere la peggio è stato un tifoso, A. C., di 47 anni, che è stato trasportato in ospedale con gravi ferite al volto. Particolare agghiacciante è che quelle ferite sono state provocate da morsi ricevuti da parte degli altri partecipanti alla rissa. Non esistono ancora certezze sui motivi che hanno scatenato la rissa nella quale sono state coinvolte una trentina di persone. Secondo i primi accertamenti della polizia sembra che un tifoso abbia acceso un fumogeno cercando di lanciarlo sul terreno di gioco. Per fermare il gesto sono intervenuti altri tifosi presenti sugli spalti: dalle parole si è presto passati ai fatti e si è scatenata una rissa che è durata pochi minuti e si è conclusa, appunto con il trasferimento in ospedale del tifoso 47enne che era accompagnato da un figlio di diciassette anni. Sulla vicenda indagano gli uomini del commissariato San Paolo ed è anche impegnata la Digos che visiona filmati e fotografie per risalire ai protagonisti della vicenda: all’arrivo in ospedale, il tifoso ferito ha spiegato di essere stato aggredito, senza nessun motivo apparente, da una trentina di persone che si sono accanite su di lui. L’episodio di ieri pomeriggio fa tornare alta l’attenzione sugli episodi di violenza legati alla tifoseria napoletana. Dopo gli incidenti dello scorso otto dicembre in seguito alla partita di coppa Italia con la Roma (i tifosi, fra l’altro, assaltarono un commissariato di polizia), i tifosi azzurri sono sotto costante osservazione. Per la gara di ritorno con la Roma, prevista per l’11 gennaio, il prefetto della capitale Achille Serra ha già disposto la disputa a porte chiuse. Il prefetto Serra aveva anche lasciato intravedere una possibilità di riapertura dello stadio, spiegando che avrebbe voluto avere segnali «di pace» da parte delle tifoserie. I segnali, però, non sono arrivati e così, nel corso dell’ultima riunione dell’osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, la gara di coppa Italia dell’Olimpico è stata valutata come «rischio 3», il più elevato nella scaletta di «pericolosità» di una partita di calcio. Sembra scontata, quindi, la disputa del match a porte chiuse, anche perché un documento dell’Osservatorio invita il prefetto di Roma «ad adottare ogni provvedimento necessario a garantire l’ordine pubblico». E l’arrivo del Napoli ha mandato in tilt anche l’organizzazione della Massese. A Massa la squadra azzurra doveva disputare la prima trasferta del 2006 (domenica 15 gennaio), ma è già stato annunciato che il match dovrà essere giocato in un’altra sede perché lo stadio di casa della Massese non sarebbe in grado di garantire la sicurezza necessaria in occasione di un incontro così importante. Ieri pomeriggio, due ore dopo la fine del match contro il Grosseto, erano già arrivate le decisioni del giudice sportivo: la società azzurra è stata multata di 3.000 euro per lancio di petardi mentre Montesanto è stato qualificato per un turno.
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