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Nick: NEVERLAND
Oggetto: il Marketing Della Sposa
Data: 16/10/2003 0.42.25
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Per un "matrimonio 113" un'economista Usa suggerisce
15 fondamentali mosse imparate alla Harvard Business School.
Over 35 a caccia di marito?
E' una questione di marketing!
Se si ambisce all'altare le single devono sapersi vendere come un detersivo o un jeans: "Essere un logo, non merce".
Le rose, appassite. I cioccolatini, sciolti. Gli sguardi che dardeggiano il presunto amato come frecce di Cupido e fendono l'aria di una stanza, spuntati. In un mondo-mercato, il romanticismo e i sentimenti è bene che si adeguino alla laicità del commercio. E se non fossero cause economiche quelle che spingono a una risoluzione così pragmatica, quelle biologiche impongono di sdoganare nel mondo dei fatti le passioni del cuore: quando le lancette anagrafiche girano sui 35, per "lei" c'è poco tempo da perdere per avere un bimbo. Allo scopo - per conseguire cioè il profitto - serve un uomo da impalmare in tempi brevi.
Un "matrimonio 113", d'emergenza, che si ottiene solo applicando al gioco della seduzione-scopo nozze le regole di ogni business che si rispetti. E dunque: packaging, marketing, branding. Come fossero un detersivo, una soft drink o un paio di sneakers, le 35enni a caccia di marito devono sapersi "confezionare" come il prodotto-sposa migliore sul mercato, promuoversi con sondaggi sul gusto e le attitudini del consumatore-marito, costruire il proprio appeal come si fosse, più che merce, "logo" e marchio. Non baggianate, ma quello che Rachel Greenwald, master alla prestigiosa Harvard Business School, insegna in 15 fondamentali passi nel suo già bestseller "Find a husband after 35: using what I learned at Harvard Business School".
In un mondo dove cresce in modo esponenziale la percentuale di single, in una nazione come gli Stati Uniti dove il segmento dei non-sposati sta diventando maggioritario e in una città come New York dove "Sex and The City" ha raccontato molto di più di sondaggi e ricerche sociologiche, il libro della Greenwald non poteva che essere il successo che è. Così come i seminari che tiene un po' ovunque (i diritti per il film conseguente già venduti, come già al completo sono le prenotazioni per i vari talk show) ma che nella Manhattan ricca e snob dell'Upper East Side, sulla 92esima, trova le sue "clienti" più rappresentative: 35enni che sui parquet di mogano tirati a lucido di prestigiose lecture room ticchettano sui loro vertiginosi stiletto, quelle che, occhiali da sole scuri e borse di Prada, prendono posto un po' in fondo, meno pudiche ("non ho più niente da perdere") over 50 che si accaparrano le poltrone in prima fila. Tutte orecchie ben aperte per tre ore di seminario a trarre il massimo dei vantaggi da "The Program", come la Greenwald chiama con capitale trascrizione il suo "programma" di "15 steps".
"Perché sei ancora single?" interroga senza preamboli l'economista. Prima che l'uditorio abbia il tempo di organizzare mentalmente le cause di tale stato civile, la Greenwald vira verso la soluzione dell'enigma: "Non è importante perché, ciò che conta è quello che pensate di fare a proposito. Io ho un provato, provocativo, pro-attivo, assertivo programma che semplicemente chiamo "The Program." Vi aiuterà a trovare marito". La Greenwald, piuttosto che vantare il suo curriculum di moglie da 11 anni e di mamma di tre figli, sciorina quanto la Harvard le ha insegnato in "tattiche di marketing di successo" e quanto ancora ha imparato dalla sua carriera nel business e nell'"essere una coach di donne single come voi".
Inutile cercare nel libro citazioni di psichiatri, sociologi, religiosi, così come è vano andare alla ricerca di analisi sociologiche o filosofiche sulla nostra società. Lasciate ogni speranza sulla delucidazione dei perché: sul passato, sul troppo tempo speso nell'inseguimento della carriera, sui motivi per cui si è state attratte dagli uomini sbagliati, eccetera eccetera. "The Program", sentenzia la Greenwald, "è azione".
Dunque, pronte e via: per iniziare, bisogna mettere a fuoco il proprio obiettivo e agire in modo coordinato "perché le spinte in direzioni diverse non producono il risultato sperato". Tutto ciò che si fa deve rientare in un programma stategico comprensivo e sistematico. "Questa è la chiave di volta" assicura l'economista che ricorre alla metafora dell'"orchestra dove puoi avere violini e fiati che suonano ma finché il direttore non coordina i vari strumenti la musica non ha impatto". Quand'è che la musica (della marcia nuziale) si leverà senza stonature? "Quando alla fine di questo libro sarete in grado di pubblicizzarvi come "brand", incrementare il volume degli uomini che incontrate, condurre un'intervista matrimoniale e molto altro".
Vediamo qualche "step" del "programma", a partire dal primo che recita "marketing": bisogna massimizzare le chance di incontrare uomini. E allora basta con l'abbonamento alle riviste e andatevi a leggere i giornali in un locale pubblico. Mai rimanere a casa se si può uscire, insomma: "Non so dove sia vostro marito, ma è certo che non sta in casa vostra" deduce lapalissianamente la Greenwald. E poi partecipare a feste, cene, incontri di gruppo, associazioni, insomma tutti quei luoghi che possano "aumentare il volume di incontri con uomini".
Per questo, organizzarsi anche per un tetelemarketing: chiamare tutti i numeri sulla propria agendina per chiedere agli interlocutori se loro stessi o terzi possono essere considerati potenziali mariti. "Arruolare" una persona che faccia una "exit interview" per sondare il successo o meno di un incontro avuto: il 70 per cento degli uomini, assicura la Greenwald, sarà sincero. Trovare un amico che sia una specie di mentore (step tre) e controlli la qualità delle vostre mosse. Migliorare il proprio "packaging" (quarto passo) e cioè vestirsi e acconciarsi in modo da suscitare interesse nel consumatore-marito. Branding, quinto punto: "Una donna senza brand è come un paio di jeans senza marca", esemplifica con efficacia la Greenwald. Prendere spunto dalla Coca Cola e dalla Nike, che più che prodotti e merce vendono un'idea e una filosofia. Arrivati a un certo punto della campagna aziendale, in genere ogni trimestre (quello che le companies chiamano un "quarterly review"), bisogna fare un bilancio dei progressi: "Ancora single? Cambia tattica e migliora le tue performance".
Bisogna mettere in conto che il "Programma" potrebbe costringere a investimenti importanti in guradaroba nuovo, vestiti, computer portatile, e molto altro. L'economista avvisa: "Aprite un conto separato allo scopo per depositarvi il 10, anche il 20% delle vostre entrate". Che però danno la certezza di trovare marito nel giro di un anno, al massimo 18 mesi. Il conto alla rovescia deve partire subito: negli Usa ci sono 28 milioni di donne single over 35 per 18 millioni di uomini pari requisiti. Che l'avarizia crepi.
(di ALESSANDRA RETICO)
uè ragazze single di iRCNapoli io il piacere ve l'ho fatto ora tokka a voi
Fonte Repubblica.it
