Nick: Aiusantes Oggetto: Sigilli ai locali napoletani Data: 12/1/2006 11.52.50 Visite: 209
Onestamente, credo che questi psicopatici che hanno fatto chiudere i locali, abbiano la loro parte di ragione. Frequento molto i locali, per lavoro, anche uno di quelli "incriminati". Non è la prima volta che accade una cosa del genere, anche se la stampa locale sta dando risonanza alla notizia in proporzione alla popolarità dei locali. Ricordo che tempo fa successe una querelle del genere con il Bourbon Street, in via Bellini, che è uno dei templi del jazz campano. Il proprietario ne passò di tutti i colori. Non credo che qualcuno abbia chiesto esplicitamente di chiudere i locali, tuttalpiù di ridurre sensibilmente le cause di disturbo (macchine in seconda fila che strombazzano a tarda notte, casino fuori dai locali, ecc.). E c'è da dire che, spesso, i gestori di questi locali solidarizzano con le "cause disturbanti": piuttosto che cacciare i parcheggiatori - che ovviamente tengono le macchine in seconda e terza fila - li assecondano, e non fanno assolutamente nulla per eliminare il casino fuori dalle strutture, anzi, assecondano anche questo, perché richiama altra gente. Ogni volta, un po' per ridere un po' no, penso a quelli che abitano di fianco al Baretto in via Aniello Falcone: ogni volta, per entrare in casa propria, devono far spostare una decina di motorini, andando a reperire i rispettivi proprietari (che fanno pure la faccia storta), e bloccando il traffico dietro di sé... che esaurimento. Dico io, ad ognuno le proprie colpe. Viva la movida, ma in questo modo, di certo, non si può andare avanti. |