Nick: MuS|CA' Oggetto: re:Profughi... uomini Data: 21/10/2003 12.47.13 Visite: 22
In questi giorni, se ne parla in tutte le trasmissioni. Ah, potenza della tragedia in diretta! Come per il povero Alfredino che nessuno è riuscito a salvare, ma che ha dato il via a un nuovo modo di fare TV e a un nuovo "gusto" del telespettatore. Stamattina a "Cominciamo bene", qualcuno ha parlato d'amore, un regista teatrale (non ho sentito il nome) che lavora con i disagiati mentali e Guidi, sempre lui, a volte solo lui. Manca amore... non lo sentono i profughi che vanno a rischiare la loro vita, in mare o qui da noi, pensando di essere finalmente amati e non ne proviamo noi, non abbastanza, non per tutti. Tantomeno ne provano i poteri il cui compito dovrebbe essere innanzitutto quello di rendere la vita degli altri più vivibile... la vivibilità possibile? no, la vivibilità e basta. Oggi sarebbe possibile, dopo aver superato disagi e tentativi e schiavitù, dopo tanto "progresso", oggi sarebbe possibile dedicarsi di più all'amore. Ma non ce n'è o non ce n'è abbastanza o è distribuito in altri luoghi, dovunque ma non nell'anima, nostra e degli altri. Forse, per questo ci si abbarbica a convinzioni che, senza accorgercene, diventano superate dopo un secondo. La rabbia che nasce dalla paura di perdere le proprie certezze e la conseguente continua lite con chi non la pensa come noi, la rabbia la paura sopperiscono oggi alla mancanza d'amore. Oggi? come ieri, quando la parola era un grugnito e la sopravvivenza era garantita dal vincere la battaglia. Vabbuò, agg ritt n'ata strunzat pure oggi... |