Nick: mir Oggetto: Questione di freddo e di caldo Data: 19/1/2006 20.18.46 Visite: 106
Era sicuramente qualche grado sotto lo zero. Nella sala chiunque aprisse bocca esalava nuvole bianche che rendevano qualsiasi dialogo materia per fumetti. A pensarci bene era tutto un po' ridicolo. Era ridicola la gente seduta in quel freddo. Erano ridicole le persone che parlavano di opportunità e lavoro. Erano ridicole le hostess tremanti in piedi ai lati del lungo tavolo. Ero ridicolo anche io perchè non ci sono mai. Anche quando mi pagano per esserci. Anche quando mi basterebbe un piccolo sforzo per esserci. Le punte delle dita erano viola. Il soffitto ad arcate, altissimo, era affrescato con scene di Santi e del Salvatore. Penso che il Salvatore forse dovrebbe ritornare. Così, per ravvivare la memoria. Per dare calore alla speranza. Mi darebbe molto fastidio sapere che duemila anni fa qualcuno si sia inventato tutta la storia per un fatto di potere. Non sarebbe neanche male che comparisse proprio adesso, con tutto il freddo e la gente che parla e la gente che ascolta. L'hostess che mi sta davanti ha una faccia stanca e non è neanche carina. E' solo molto alta ed oscilla sotto il freddo che la prende. Le porgo il suo cappotto e lei se lo infila grata. Basta poco in fondo. Il lato positivo di non star bene da nessuna parte è che ogni posto ti va bene. La signora con l'anello al dito si viene a sedere accanto a me. Accavalla le gambe e poggia la spalla sulla mia. La signora è giovane e bella. Di freddi se ne intende. http://www.librando.net Perchè io valgo.... quindi se vi incontro datemi il resto [cit.]. |