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Da un luogo del regno di Francia
trasportarono i cristalli e la pietra
per costruire nell’isola di Manhattan
questi concavi chiostri.
Non sono apocrifi.
Sono fedeli monumenti di una nostalgia.
Una voce americana ci dice
di pagare quello che vogliamo,
perché l’intera costruzione è illusoria
e il denaro che porge la nostra mano
si convertirà in zecchini o in fumo.
Questa abbazia è più terribile
della piramide di Ghizeh o del labirinto di Cnosso,
perché è anche un sogno.
Sentiamo il rumore della fontana,
ma la fontana sta nel Patio delle Arance
o nella ballata Der Asra.
Udiamo chiare voci latine,
ma queste voci risuonarono in Aquitania
quando confinava con l’Islam.
Vediamo nei tappeti
la resurrezione e la morte
del condannato e bianco unicorno,
perché il tempo di questo luogo I lauri che tocco fioriranno quando Leif Ericsson vedrà le spiagge dell’America. Ho un po’ di vertigine. Non sono abituato all’eternità.
non obbedisce a una regola.
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