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ma perchè, ma percome
DENTALE-LABIALE
Bene, non sono mai stato fan o supporter del duplo. E non mi riferisco a questo duplo, e nemmeno a questo (che invece merita rispetto). No gente, sto parlando di questo duplo. Ok, c'è di peggio, voglio dire, per uno che spende all'hard discount il duplo dovrebbe sembrare celestiale. No. Non voglio attaccare il duplo perché fino a poco tempo fa veniva spacciato per uno snack dietetico e leggero, buono financo per le ginnaste, quando 26 stupidi grammi di prodotto veicolano 125 kilocalorie, il che non è proprio quello che si dice poco.
Non lo voglio attaccare perché è qualcosa di autarchico, dannatamente troppo vicino al panino cotoletta. Neanche perchè brutta il nome d'una ditta che ha saputo rendersi egregia commercializzando la spalmabile più nota al mondo.
No, la cosa che mi fa incazzare è che la sua ultima campagna pubblicitaria e qualcosa di violentemente sessuofobica, con tangibili incursioni nell'omoaffettività.
Il protagonista è un tipo sulla trentina, come si immaginavano i tipi sulla trentina del 1987 ovvero capelli a spazzola col gel, maglietta e giacca, jeans. Sembra un esponente del pubblico di drive-in. Per di più ha il tratto somatico inconfondibile dello sfigato delle pubblicità degli Urrà Saiwa, sempre degli anni '80.
Quando nei suoi paraggi intravede un casuale consumatore di quel preciso snack, s'incaponisce, s'avventa sull'uomo e lo tortura con una lezione di questo tipo:
NON CI SIAMO PROPRIO! Manca l'approccio labiale!
No perchè il dentale mi pettina il wafer tipo caimano,
ma è il labiale sulla crema che mi masterizza l'evento,
altrimenti la nocciola spasima e la leggerezza deraglia.
MA SENZA PIUME!
(si allontana con lo snack in mano gridando dalla distanza)
Più mistico!!! Dentale-labiale!
Allora prima di tutto voglio spendere due parole sull'espressione pettina il wafer tipo caimano che sembra uscita dalla bocca d'un paninaro nel 1984. Per chi di voi non ne fosse al corrente, il caimano è un alligatore d'acqua dolce diffuso in tutti i bacini d'acqua dolce dell'America del sud, mentre il pettine è un accessorio costituito da una serie di punte arrotondate lunghe dai due ai 6-8 cm secondo il modello, poste in linea ad interasse molto ridotto (2-4 mm) e si usa per discriminare i peli corporei ed i capelli in particolare, oltre che per impieghi industriali nel campo del tessile. No, ci tenevo a dirlo perchè se voleva essere un artificio retorico o roba del genere, i geniali della pubblicità hanno proprio pescato due termini sommamente inadatti.
Anche il riferimento alla masterizzazione è posticcio e pretestuoso, così come la figura della nocciola che spasima... entrambe sono un po' vabbè.
Invece il riferimento alle piume è geniale, anche perché in passato più volte sono circolate leggende metropolitane sui contenuti misteriosi di certi prodotti dolciari, e questa la prendiamo come ironia.
No gente, in realtà la cosa molto sessuofobica ed odiosa di quella pubblicità è il fatto che 'sto cazzaro, visto che è così bravo a darci dentro con denti e labbra e che padroneggia sicuramente questi gesti, non si dedichi a vellicare gli organi del piacere di qualche sua partner anzichè importunare gente il cui unico peccato era stato quello di acquistare una merendina.
'sto cialtrone.
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