Nick: Mr_LiVi0 Oggetto: copia e incolla... Data: 1/2/2006 14.18.53 Visite: 39
fai bene... aggiungo anche questo.. Marijuana, Hascisch e olio di hascisch si ricavano dalla cannabis sativa, una pianta originaria dell’Asia centrale (da qui anche il nome di Canapa Indiana) oramai coltivata in tutto il pianeta. Mescolando le foglie secche, i fiori e i semi della pianta si ricava la Marijuana, comunemente detta "erba" perché di colore che vira dal verde al marrone ed è simile ad erba secca o a tè. L’Hascisch si ricava invece dall’impasto della resina della pianta femmina con grasso animale o miele ed è "venduto" in piccoli blocchi o in polvere. L’olio di Hascisch, infine, è un liquido di colore marrone e di consistenza oleosa ricavato per distillazione delle foglie. Il principio attivo di tutti questi derivati è il THC o Tetraidrocannabinolo. I cannabinoidi si assumono solitamente fumandoli da soli o mischiati a tabacco, ma si possono anche ingerire abbinati con dei cibi o sotto forma di infuso (tè). Gli effetti di queste sostanze (dette anche "droghe del riso facile") iniziano qualche minuto dopo l’assunzione (fumandola raggiungono il massimo dopo trenta minuti e cominciano a diminuire dopo un’ora) e possono durare fino a 3-4 ore. Se ingerita sotto forma di tè, torte o altri alimenti, l’effetto inizia dopo 45 minuti se si è a stomaco vuoto, 2 ore se a stomaco pieno; l’effetto dura da dalle 6 alle 12 ore. Poiché è praticamente impossibile un controllo della quantità ingerita, l’utilizzo di cannabinoidi in forma alimentare è molto rischioso. Piccole dosi portano sensazioni di benessere, aumento delle percezioni sensoriali, specie nelle attività ricreative (musica, pittura, discussioni tra amici), diminuzione delle inibizioni,tendenza a parlare e ridere in modo più fluente, perdita della concentrazione. Si può presentare anche aumento irrefrenabile dello stimolo della fame, dilatazione del tempo trascorso, dilatazione delle pupille e arrossamento degli occhi, aumento della salivazione e del battito cardiaco, difficoltà d’equilibrio e di coordinamento motorio, sonnolenza. Effetti a breve termine dell’uso della marijuana § Riduzione della memoria a breve termine § Riduzione del senso di giudizio e della concentrazione § Incordinazione motoria § Aumento della frequenza cardiaca Effetti a lungo termine dell’uso della marijuana § Dipendenza § Deficit della memoria e della capacità di eseguire determinati compiti psicomotori § Aumento dell’incidenza di malattie bronco broncopolmonari (bronchiti ed enfisema) § Aumento dell’incidenza di cancro della bocca, della gola e dei polmoni RISCHI I cannabinoidi inducono un calo nella capacità d’attenzione, coordinamento e memoria per tutta la durata dell’effetto. IN QUESTO LASSO DI TEMPO PUO’ ESSERE PERICOLOSO METTERSI ALLA GUIDA DI AUTO O MOTO. Dosi elevate di cannabinoidi tendono a falsare la percezione del tempo, dello spazio, dei suoni e dei colori; aumentando ulteriormente la dose possono comparire confusione mentale ("il cervello va in panne per 24 ore e più), agitazione, ansietà, panico, paranoie e allucinazioni.I danni all’apparato respiratorio sono paragonabili a quelli causati dal tabacco. In pratica i danni polmonari di una "canna" sono paragonabili a quelli di quattro sigarette; il fumo è trattenuto più a lungo nei polmoni per aumentarne gli effetti ed è più caldo.Il sistema immunitario risulta depresso come nel caso di uso d’alcol o tabacco. Queste sostanze interferiscono con la memoria a breve termine (la cannabis rende difficile ricordare che cosa è accaduto pochi minuti prima) e con il pensiero logico. Con ripetute dosi elevate si possono verificare effetti spiacevoli e indesiderati come manie di persecuzione o piccole paranoie.Sul piano fisico, in questi casi, possono verificarsi sintomi come tachicardia, mal di testa o senso di pesantezza. Frequentemente questi problemi sono più evidenti nel caso in cui si sia scelto di ingerirla attraverso cibi o bevande. I cannabinoidi possono alterare anche profondamente i rapporti formali e gerarchici. Pertanto l’uso di cannabinoidi in situazioni in cui i rapporti siano appunto di di lavoro, di studio o comunque richiedano impegno e non di tipo ricreativo può avere conseguenze spiacevoli, spesso sottovalutate: dopo uno spinello non si studia meglio ma si tende a divagare e a non considerare l’impegno come inderogabile. Chi usa con regolarità cannabinoidi rischia di non valorizzare o non gustare la vita da "regolari" e cerca di vivere i momenti ricreativi sempre "fumato", questo è vero in particolar modo se la persona appartiene a un gruppo in cui si fuma spesso. La droga fa male... Vivere... è sorridere dei Guai !!! |