Nick: Casual Oggetto: 36 anni di San Paolo (cazzo) Data: 5/2/2006 23.52.5 Visite: 367
Mandando poco fa un messaggio privato a mokambo riflettevo sul fatto che sono trascorsi 36 anni dalla prima volta che ho messo piede al San Paolo, in curva B dove vado ancora oggi, con qualche rarissima eccezione in A e nei distinti. Chiaramente ero con mio padre e avevo 4 anni, poi dalla stagione 1977-78 ho cominciato ad andarci da solo con ragazzi del quartiere un po' più grandi di me, avevo 11 anni. Avevo già fatto la prima "trasferta" sempre con mio padre e mio zio Giovanni che non c'è più, in realtà era un Napoli - Torino in campo neutro a Roma e vincemmo 1-0 con un goal dell'ex, mio omonimo, Rosario Rampanti. La prima trasferta vera invece è del 1982, Pisa - Napoli e perdemmo 2-0 con 2 goal di Pasquale Casale che l'anno dopo comprammo e non ebbe grande successo in maglia azzurra. Quando il Napoli vinse il primo scudetto, il 10 maggio 1987, ne avevo 21 ed ero un po' qua e un po' a Londra. Oggi che ho quasi 40 anni mi sorbisco da due la C1. Ho visto Altafini, e mi ricordo quando ormai ex segnò il goal col quale la Juve ci tolse lo scudetto nel 1973. Ho visto Clerici (centravanti italo-brasiliano che amavo), Braglia, Savoldi, Speggiorin, De Rosa, Pellegrini, Ramon Diaz, Krol. Quest'ultimo alfiere di quel Napoli che a 5 giornate dalla fine era primo a 35 punti insieme a Roma e Juve e perse 0-1 in casa col Perugia già retrocesso, in seguito a un'autorete di Ferrario al primo minuto in un San Paolo stracolmo. Ho poi visto LUI, Re Diego I e la sua corte dei miracoli: Giordano, Careca, Bagni, Ferrara, Carnevale, Alemao, De Napoli, Francini, Bruscolotti il grande capitano, la roccia di Sassano, il vero simbolo del Napoli. Poi Zola, Cannavaro, Daniel Fonseca e tanti tanti altri. Infine gli anni tragici della decadenza e la beffa di un Edmundo, del quale ricordo l'inutile goal all'ultimo minuto dell'ultima giornata, quando retrocedemmo e io, ignaro di quello che sarebbe venuto dopo, piansi. Poi il fallimento e la prima partita del Napoli Soccer e ricordo la sensazione strana di una squadra che non riconoscevo, che non sentivo essere il mio vecchio Napoli, con una maglietta dalla tonalità strana e una formazione di sconosciuti. Ricordo che fini 3-3, ma non ricordo l'avversario, nonostante abbia scritto un articolo per il manifesto nazionale. Gli psicologi la chiamerebbero rimozione, visto che mi ricordo perfettamente le partite degli anni 70. E infine oggi, le due mazzate sul groppone di Sassari condite da 40 ore di viaggio e il doppio Calaiò di oggi. So solo che non vedo l'ora di tornare nel calcio che conta E SARA' SEMPRE DOMENICA FIN QUANDO SARO' CON TE E SARA' SEMPRE DOMENICA FIN QUANDO SARO' CON TE CON IL MIO MAGICO NAPOLI CON IL MIO MAGICO NAPOLI E SARA' SEMPRE DOMENICA FIN QUANDO SARO' CON TE
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