Nick: `R` Oggetto: nuove norme sulla droga Data: 10/2/2006 13.49.8 Visite: 130
Alla Camera dei Deputati si è consumata mercoledì 8 febbraio l’ennesima vergogna: sono state approvate con il voto di fiducia le nuove norme sulla droga agganciate ad un decreto sulle Olimpiadi e sul terrorismo. Queste norme confermano l’attacco del centro-destra ai diritti e alle libertà delle persone all’insegna delle parole d’ordine "proibire", "reprimere", "punire". Le nuove norme, infatti, considerano le droghe tutte uguali, senza più differenza alcuna fra leggere e pesanti. Si mette tutto sullo stesso piano e si prevede il carcere da 6 a 20 anni sia per chi spaccia, sia per chi detiene sostanze per uso personale. La distinzione tra uso personale e spaccio sarà definita da una tabella che sarà elaborata dal Ministero della Sanità e su cui il Parlamento non potrà fare verifiche. Alla fine, un decreto ministeriale stabilirà chi è spacciatore e chi è solo consumatore. Al giudice sarà data la discrezionalità di stabilire se si tratta di consumo o spaccio non solo sulla base della quantità, ma di altri opinabili elementi giudiziari. È assurdo che il carcere sia l’unica prospettiva, la più disperata, la più cupa, la più definitiva, che offre questo famigerato provvedimento a chi consuma sostanze, sia occasionalmente che abitualmente. Punire allo stesso modo droghe leggere e pesanti comporta che gli spacciatori, rischiando la stessa pena, faranno sparire le droghe leggere. Per i giovani ciò significherà il passaggio, con molta più facilità, dallo spinello alla cocaina, il bisogno perciò di più soldi a disposizione e l’ingresso assai più prevedibile nel circuito criminale. La lotta alla droga è un problema sociale molto serio che richiederebbe grande rigore nell’affrontarlo, mentre in questo decreto non c’è alcuna strategia preventiva: di recupero o di riabilitazione. Con questo decreto viene dissipato una grande patrimonio costituito dall’ impegno di tanti operatori dei Sert, dei servizi sociali e dall’esperienza importante di tante comunità terapeutiche. Intorno ai servizi, in questi anni, si è prodotta cultura, si sono espressi saperi, si è praticata solidarietà, si sono accumulate competenze che hanno resistito contro un Governo che ha brutalmente abbandonato le politiche di contrasto alla droga e di sostegno alle persone tossicodipendenti. ALLA FINE è L'ENNESIMA INCULATURA, UNA LEGGE CHE CI FA RETROCEDERE SUL PIANO EVOLUTIVO DI CIRCA 30 ANNI............ALLORA A KUESTO PUNTO AMMA SCASSà TUTT COS, GIUSTO O SBAGLIATO NN PUò ESSERE REATO ! FANCULO ALLO STATO FANCULO ALLA CHIESA
 |