Nick: Bukowski7 Oggetto: re:Più libri che lettori Data: 12/2/2006 4.31.31 Visite: 31
Lucidissimo manifesto della situazione editoriale italiano al momento. Ma non rende. Ormai non esistono più gli "scrittori", la situazione è critica, e lo sappiamo tutti, guadagnare qualcosa diventa sempre più difficile, ma ciò non vuol dire che bisogna desistere dallo scrivere (al limite sarebbe il caso di desistere dallo "scriversi"). Certo che sarebbe carino se tutti coloro che si definiscono "scrittori" sapessero almeno le basilari regole della grammatica italiana, questo si, ma finchè ci sono Un minimo di giudizio è richiesto innanzitutto a se' stessi, ma non scrivere qualcosa (e non pubblicare qualcosa, nel caso delle case editrici -e scusate il gioco di parole-) perchè tanto "si sa" che non verrebbe mai venduto è un omicidio. Più attenzione agli emergenti, maggior impegno da parte delle case editrici "minori", maggiori incentivi (anche statali, se fosse il caso), una rivoluzione del concetto di "libreria"... ma, vi prego, non dite "pubblichiamo 3 libri in meno perchè nessuno avrebbe il tempo di leggerli"... è come gettare tre piccole anime nel camino. "Se mi amate, dovreste uccidervi tutti" (Spider Jerusalem) "Noi/ generazione post BR figli della bomba/ voi/ generazione di PR figli della bamba... |