Nick: Viola* Oggetto: Vecchi dentro Data: 13/2/2006 13.58.0 Visite: 189
mi fa sempre una tristezza profonda constatare quante persone vecchie dentro esistano. ci sono persone che nascono già "vecchie", cioè con una visione della vita ristretta, standardizzata, conforme ai modelli dominanti, acritica e chi più ne ha più ne metta. uno pensa spesso erroneamente che essere molto giovani significhi non avere alcuna di queste caratteristiche. invece no, certe volte parli con qlc e daresti la capa nel muro. tempo fa parlavo con degli specializzandi maschi, tutti under 30 e fuorisede. risultato? avevo l'impressione di parlare con mio nonno. anzi no, mio nonno magari era più avanti. diciamo così: li avrei visti bene in un film anni '50, effetto vintage. anche le ragazze certe volte mi sgomentano. una tipa una volta mi disse che dovevo sbrigarmi a "farmi una famiglia", e già la scelta dei termini mette il freddo addosso. nemmeno mi sono sprecata a spiegarle che non rientra nei miei obiettivi prioritari, forse nemmeno in quelli secondari. per me l'obiettivo principale è conoscere, sperimentare, imparare qualcosa, non sentirmi vincolata da nulla, andare avanti nel mio lavoro, capire quello che voglio davvero e tanto altro ancora. se questo per lei era l'obiettivo principale nulla di male, ma la vecchiezza sta nel proiettarlo addosso a me, nel pensare che ci sia qlcs che vada bene per tutti. Io non lo so se questa sia una questione principalmente di noi che viviamo al sud, non lo so pechè non ho termini di paragone, cmq mi intristisce moltissimo. esistono certi 60enni che in quanto ad apertura mentale, vivacità intellettuale ed altro danno i punti a tantissimi 20enni che sembrano letteralmente imbalsamati. magari è un'altra generazione, magari qua davvero siamo in piena onda neo-con, però che tristezza, marò.
Noli me tangere/poichè di Cesare io sono/e selvaggia benchè sembri mansueta - Thomas Wyatt - Anna Bolena |