Nick: Casual Oggetto: In Italia comanda la Lega Nord Data: 20/2/2006 11.17.47 Visite: 651
Ricordo nitidamente la prima volta che vidi da vicino dei militanti leghisti. Ero sulla A4 (Torino - Trieste), nei pressi di Brescia in pulmino con uno dei gruppi coi quali lavoravo. Loro erano in 2 minibus dipinti di verde, numerati progressivamente e dotati di radiotrasmittenti, ma furono 2 le cose che mi inquietarono di pi: erano tutti in divisa verde e fra loro c'erano anche donne e bambini. Pensai immediatamente al fascismo, ai balilla, alla creazione di corpi paramilitari nel senso di un paese che si diceva democratico. Volarono insulti e solo la presenza di bambini a bordo (che, per inciso, erano i pi accaniti a gridarci "terroni") ci fece soprassedere dallo speronarli. Un gesto certamente folle, ma dettato dallo stupore di vedere il razzismo in diretta, con tanto di divisa. Poi ricordo l'assalto armato al campanile di San Marco e li' pensai di nuovo a Mussolini in salsa padana, alle sue squadracce che chiudevano nel 1920-21 le sedi dei partiti di sinistra, le camere del lavoro, le sedi sindacali. Pensai anche a Pinochet, commentando fra me e me: "Non l'hanno fatto i neofascisti e i militari il golpe in Italia, vuoi vedere che lo fanno questi leghisti di merda?". Ricordo pure una delle 4 tappe del festival dei laghi, eravamo nei pressi di quello di Como, e di fianco all'area dei concerti c'erano "I giochi celtici" oltre che una parata di divise verdi che ancora una volta evoc˜ i miei pi foschi pensieri. Ma anche il tabaccaio della stazione di Cremona, che sembrava non capire le mie parole quando gli chiesi un pacchetto di marlboro, nonostante gli avessi ripetuto e scandito bene le parole, salvo poi diventare improvvisamente ricettivo quando con fare minaccioso passai dietro la cassa e gli dissi in napoletano: "e malbor, so chesti cca e bbir?" e lui annui come uno che si risveglia da un lungo sonno. Quella volta mi sentii straniero nella mia nazione, fu una sensazione bruttissima. Poi la Lega Nord il golpe non l'ha fatto, si limitata a costituire con Berlusconi l'asse padano di un governo che ho detestato come pochi. Come quando un ministro della Repubblica decide di fare il ragazzino irresponsabile e invece delle dita sporche di proverbiale marmellata, provoca 11 morti e 50 feriti, mettendo il nostro paese nel mirino di un altro fanatismo: quello islamico. Ieri la lega ha bacchettato Berlusconi, Maroni ha esplicitamente detto che colpa del premier e non di Calderoli. E il nostro presidente del consiglio, solitamente aggressivo e sfacciato, si limita addesso a farfugliare di presunti accordi con Bossi, timido, impacciato, non sembra nemmeno lui. Forse teme la mazzata definitiva delle decisioni leghiste di oggi, che potrebbero portare un carroccio che ha ripreso esplicitamente a parlare di secessione a presentarsi da solo alle elezioni. O forse pi concretamente teme le ripercussioni sui sondaggi, dopo questa vicenda dovrˆ commissionarne uno a Gennaro D'Auria per ritrovarsi in testa. http://rosariodelloiacovo.blog.kataweb.it |