Nick: NEVERLAND Oggetto: ISPANICO, ISPANICO!!! Data: 17/11/2003 18.0.7 Visite: 663
5 PREMI OSCAR... MIGLIOR FILM : Il Gladiatore MIGLIOR ATTORE : Russell Crowe MIGLIOR COSTUME DESIGN : Jany Yates ( Il Gladiatore ) MIGLIOR SOUND : Scott Millan, Bob Beemer, Ken Wetson ( Il Gladiatore ) MIGLIOR EFFETTI SPECIALI : John Nelson, Neil Courbould, Tim Burke, Rob Harvey ( Il Gladiatore )
Il film più atteso della stagione, forte di cinque premi Oscar, arriva finalmente sul piccolo schermo. Stasera alle 21:00, Canale 5 offre ai suoi telespettatori la prima visione tv de Il Gladiatore, il film di Ridley Scott che ha consacrato definitivamente l'attore Russell Crowe. E' ora che nell'arena televisiva scenda lui. Una leggenda, un eroe, un uomo-coraggio. Ha sfidato la Storia e il destino per salire in vetta al Mito. E' stato mosso dall'odio e dalla sete di vendetta, ma il senso di libertà e giustizia ha poi armato la sua mano. Dalla gloria alle catene, dalla polvere al trionfo.
uno dei capolavori cinematografici di tutti i tempi... un film da vedere, rivedere fino la nausea... un film che nn stanka mai... se nn l'avete mai visto in vita vostra stavolta avete l'okkasione per pentirvi e rimediare ai vostri pekkati...
"Fratelli, ciò che facciamo in vita rieccheggia nell'eternità'!"
MARCO: E che cosa è Roma Massimo? MASSIMO: Ho visto molto del resto del mondo. E' brutale, crudele e buio. Roma è la luce. MARCO: Eppure non sei mai stato a Roma. Tu non hai visto che cosa è diventata. Io sto morendo Massimo. Quando un uomo vede la sua fine vuole sapere se c'è stato uno scopo nella sua vita. Come pronuncerà il mio nome il mondo negli anni a venire? Sarò conosciuto come il filosofo? Il guerriero? Il tiranno? O sarò l'imperatore che avrà ridato a Roma la sua vera natura. C'era un sogno una volta che era Roma... tu potevi soltanto sussurrarlo. Qualcosa di più forte di un bisbiglio e sarebbe svanito...era così fragile che penso non sarebbe sopravvissuto all'inverno. Massimo, chiacchieriamo ora, insieme tu ed io. Tu hai un figlio. Parlami della tua casa.
MASSIMO: La mia casa è vicina alle colline di Trujillo. Una casa molto semplice. Mattoni rosa che si scaldano al sole, un orto che profuma di erbe il giorno, di gelsomini la notte. Davanti al cancello c'è un pioppo gigante. Fichi, mele, pere. La terra Marco è nera...nera come i capelli di mia moglie. Uva sulle colline a sud, olive a nord. Giovani cavalli giocano vicino la mia casa, scherzano con mio figlio...che crede di essere uno di loro.
MASSIMO: Sacri antenati, chiedo la vostra guida. Benedetta madre, indicami il volere degli dei per il mio futuro. Benedetto padre, vigila su mia moglie e mio figlio con rapida spada. Sussurra loro che io vivo solo per rivederli ancora. Sacri antenati, io vi onoro e cercherò di vivere con la dignità che mi avete insegnato.
COMMODO: Una volta mi scrivesti considerando quattro delle principali virtù: saggezza, giustizia, fermezza e temperanza. Leggendo quello scritto sapevo di non possederle. Ma io possiedo altre virtù padre... ambizione, che può essere una virtù quando è usata per eccellere, intraprendenza, coraggio, forse non in battaglia, ma esistono molte forme di coraggio, devozione...alla mia famiglia...e a te. Ma nessuna delle mie virtù era sul tuo scritto. Anche allora era come se non mi volessi come figlio...
MARCO: Oh! Commodo, stai esagerando!
COMMODO: Vado scrutando il volto degli dei cercando il modo di compiacerti affinchè tu sia fiero di me, una parola gentile, o se almeno una volta tu mi avessi abbracciato o tenuto stretto al tuo petto...sarebbe stato come avere il sole nel cuore per 1000 anni. Cosa odi di me a tal punto? Non volevo altro che essere degno di te...Cesare...padre...
MARCO: Shhhhhh! Le tue mancanze come figlio sono il mio fallimento come padre!
COMMODO: Padre...massacrerei il mondo intero se solo tu mi amassi!
QUINTO: Guardie! Massimo per favore non ribellarti! Mi dispiace, Cesare ha parlato! QUINTO: Portatelo nella foresta...e poi uccidetelo!
MASSIMO: Quinto guardami. Guardami! Giurami che veglierai sulla mia famiglia...
QUINTO: La tua famiglia ti aspetterà nell'altra vita!
"Da quanto tempo manchi da casa? ...2 anni, 264 giorni e...questa mattina... Benedetto padre, veglia su di loro con rapida spada...con la dignità che mi avete insegnato...sussurra loro che io vivo solo per rivederli ancora...mia moglie e mio figlio con rapida spada...tutto il resto non è che aria e polvere...sussurra che vivo soltanto per rivederli ancora...tutto il resto non è che aria e polvere..."
PROXIMO: Io sono Proximo. Io sarò più vicino a voi per i prossimi pochi giorni, che saranno gli ultimi della vostra miserabile vita, di quella cagna di una madre che vi ha portato gridando in questo mondo. Io non ho pagato buon denaro per voi, per la vostra compagnia, ho pagato per trarre profitto dalla vostra morte, e, mentre vostra madre era li quando siete nati, così io sarò qui alla vostra morte. E quando morirete, perché voi morirete, il vostro trapasso sarà al suono (egli batte le mani in un applauso) Gladiatori...io vi saluto!
PROXIMO: Alcuni di voi stanno pensando di non voler combattere, altri che non potete combattere. Tutti affermano questo fino a quando sono qui sotto. Conficcate questo nella carne di un altro uomo ed essi vi applaudiranno e vi ameranno per questo. Voi...voi potete cominciare ad amarli per questo. Alla fine noi siamo tutti uomini morti, purtroppo non possiamo scegliere quando ma...possiamo decidere come incontrare la fine, in modo da essere ricordati come uomini.
MASSIMO: Conquisterò la folla. Darò loro qualcosa che non hanno mai visto prima.
"Ispanico, Ispanico, Ispanico!!!"
MASSIMO: Non vi siete divertiti? Non vi siete divertiti? Non siete qui per questo?!!
JUBA: E' laggiù da qualche parte, il mio paese, la mia casa. Mia moglie sta preparando il pranzo, mia figlia è andata a prendere l'acqua al fiume. Li potrò mai rivedere? Penso di no. MASSIMO: Credi che li rivedrai ancora quando morirai? JUBA: Io penso di si, e poi io morirò presto. Esse non moriranno per molti anni. Le dovrò aspettare. MASSIMO: Ma tu...le aspetteresti tu? JUBA: Certamente. MASSIMO: Sai, mia moglie e mio figlio mi stanno già aspettando. JUBA: Tu li rivedrai di nuovo. Ma non ancora. Non ancora. MASSIMO: Non ancora...non ancora.
MASSIMO: State insieme. Restate uniti. Unite gli scudi come un sol uomo! Fermi! Fermi! Come un sol uomo! Ben Fatto! Fermi...Testuggine...Testuggine!
MASSIMO: Questa colonna al carro....questa colonna con me! Colonna unita! Colonna Unita!
MASSIMO: Mi chiamo Massimo Decimo Meridio, comandante dell'esercito del nord, generale delle legioni Phoenix, servo leale dell'unico vero imperatore Marco Aurelio, padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa...e avrò la mia vendetta, in questa vita o nell'altra!
JUBA: Tu hai un grande nome. Deve uccidere il tuo nome prima di uccidere te.
COMMODO: Mi hanno detto che tuo figlio strillava come una ragazza mentre lo inchiodavano alla croce...e tua moglie gemeva come una puttana mentre la violentavano ancora, e ancora , e ancora...
MASSIMO: Il tempo degli onori presto sarà finito per te...principe! "Quando un uomo vede la sua fine, vuole sapere se c'è stato uno scopo nella sua vita. Come pronuncerà il mio nome..."
MASSIMO: Marco Aurelio aveva un sogno che era Roma PROXIMO: Ma non è questo! Non è questo! Marco Aurelio è morto Massimo! Noi mortali siamo soltanto ombra e polvere, ombra e polvere Massimo.
JUBA: Possono sentirti? MASSIMO: Chi? JUBA: La tua famiglia, nell'altra vita? MASSIMO: Oh! Si. JUBA: Cosa gli stai dicendo? MASSIMO: Al mio ragazzo dico che ci rivedremo ancora, tra poco, e di tenere giù i talloni quando cavalca il suo cavallo! A mia moglie...questi non sono affari tuoi.
COMMODO: Se sarai molto buono, domani notte ti racconterò la storia dell'imperatore Claudio. Egli fu tradito da coloro che gli erano più vicino...dal suo stesso sangue...essi sussurravano negli angoli bui, e uscivano a notte fonda e cospiravano, e cospiravano. Ma l'imperatore sapeva che essi stavano tramando qualcosa. Sapeva che erano come piccole api. E una notte egli si sedette con una di loro, la guardò e disse: "Dimmi cosa stai facendo, piccola ape affaccendata, o io abbatterò coloro che ti sono più cari. Starai a guardare mentre mi immergerò nel loro sangue" E l'imperatore aveva il cuore infranto. La piccola ape lo aveva ferito più profondamente di quanto chiunque altro avrebbe potuto mai fare. E cosa credi che accadde allora Lucio? LUCIO: Non lo so zio. COMMODO: La piccola ape gli raccontò ogni cosa.
COMMODO: Massimo, Massimo, Massimo. Ti acclamano. Il generale che diventò uno schiavo. Uno schiavo che diventò un gladiatore. Un gladiatore che sfidò un imperatore. Una storia sorprendente. Adesso il popolo vuole sapere come la storia finisce. Vorrà soltanto una morte gloriosa. E cosa potrebbe essere più glorioso che sfidare l'imperatore stesso nella grande arena? MASSIMO: Conoscevo un uomo che una volta disse "la morte sorride a tutti. Tutto quello che un uomo può fare è sorridere di rimando" COMMODO: Mi chiedo! Il tuo amico ha sorriso alla sua morte? MASSIMO: Dovresti saperlo. Era tuo padre!
MASSIMO: Quinto libera i miei uomini! Il senatore Gracco deve essere reintegrato. C'era un sogno che era Roma, sarà realizzato. Questo era il desiderio di Marco Aurelio.
LUCILLA: Massimo! Lucio è salvo! Va da loro...Sei a casa!
LUCILLA: Roma vale la vita di un uomo buono? Noi lo credevamo una volta. Fa che possiamo crederlo ancora. Egli era un soldato di Roma. Onoratelo!
GRACCO: Chi mi aiuterà a portarlo?
JUBA: Noi adesso siamo liberi. Io ti rivedrò un giorno. Ma non ancora...non ancora...
"...sussurra loro che io vivo solo per rivederli ancora...mia moglie e mio figlio con rapida spada...tutto il resto non è che aria e polvere...sussurra che vivo soltanto per rivederli ancora...tutto il resto non è che aria e polvere..." © Universal Pictures, DreamWorks SKG. |