Nick: notte Oggetto: re:xMarcuS Data: 10/3/2006 20.9.47 Visite: 32
E'un concetto pesantissimo quello che sembri avere della donna ..giudicata per ciò che mostra.. e di conseguenza svalutata come essere umano che ha il diritto di Essere nella libertà d'espressione che non risiede solo nella parola..ma anche nei gesti, nelle emozioni, negli atteggiamenti senza per questo essere catalogata inferiore ad un'altra tipologia di donna che si esprime differentemente o addirittura violentata...Secondo quali canoni stabilisci cio' che è l'eccitazione giusta e quella sbagliata..ci sono molti uomini che si eccitano nel vedere una donna vestita e truccata sobriamente ..quindi spiegami chi delimita il confine ..in questo caso che cosa imputeresti alla donna..!? La risposta è solo una..in tutti i casi..lo stupratore è il carnefice e la donna è la vittima.
è stato detto: se è successo qualcosa non ha funzionanto e non è imputabile soltanto all'uomo-bestia.
Se a tua a mamma rubano la borsetta con violenza...che cosa non ha funzionato!? Che tua madre uscendo con la borsetta ha provocato il delinquente a rubargliela!? Non è così... Anche le mamme e le sorelle sono donne ..non soltanto le "altre"..e un loro atteggiamento che per te è innocuo per un altro potrebbe essere eccitantissimo.. Pensaci..e forse il tuo pensiero potrà cambiare. "...È 'a gatta d' 'o palazzo. Padrone nun ne tene. Nunn' è c ' 'a vonno male, ma essa 'o ssape che manc' 'a vonno bene." (cit.) ..miao.. |