Nick: T-34 Oggetto: UNA NUOVA DISCIPLINA OLIMPICA Data: 11/3/2006 13.29.22 Visite: 229
IL SALTO DEL MINISTRO: Con le dimissioni di Storace, un altro membro dell'esecutivo costretto a lasciare la poltrona. Molti cambi di ministri e una crisi, i travagli del governo Berlusconi. Il n.1 della Sanità l'ultimo di una lunga serie: venti i cambiamenti. ROMA - Con le dimissioni di Storace, il governo Berlusconi arriva a venti cambiamenti dall'11 giugno del 2001, giorno del giuramento nelle mani del presidente della Repubblica. Ci sono stati cambi di dicasteri, sostituzioni, interim e una vera e propria crisi che, lo scorso aprile, ha dato vita al Berlusconi bis. Calderoli non è stato nemmeno sostituito, il governo era in fase di prorogatio e il suo ministero è di quelli senza portafoglio. La storia dei cambi di guida nei ministeri del governo finora più longevo della Repubblica comincia alla Farnesina. Il primo avvicendamento è quello del gennaio 2002, quando Renato Ruggiero lascia gli Esteri sostituito da Franco Frattini. Non immediatamente, però. Ma solo dopo 10 mesi di interim nelle mani dello stesso presidente del Consiglio. La conseguenza è che a guidare il ministero della Funzione pubblica, in sostituzione di Frattini, viene chiamato Luigi Mazzella. Nel luglio 2002 esce di scena il ministro dell'Interno Claudio Scajola, per le polemiche scatenate da una sua frase sulla morte di Marco Biagi, ucciso dalle Brigate rosse. Il Viminale passa a Beppe Pisanu. Un anno dopo, nel luglio del 2003, finisce il 'purgatoriò di Scajola. Torna nella squadra di governo e va ad occupare la poltrona che era stata in precedenza di Beppe Pisanu, quella di ministro per l'Attuazione del programma di governo. Sempre a luglio ma nel 2004, un altro avvicendamento: quello al ministero dell'Economia. Se ne va Giulio Tremonti, con Berlusconi che assume l'interim per tredici giorni e poi affida le chiavi del superdicastero di via XX Settembre a Domenico Siniscalco, fino ad allora braccio destro di Tremonti e direttore generale del Tesoro. Pochi giorni dopo, il 19 luglio, Umberto Bossi, già da tempo fuori dalla scena politica a seguito di una grave malattia, opta per il nuovo Parlamento Europeo, decadendo dall'incarico di ministro delle Riforme. Una carica che però resta alla Lega con l'arrivo del vice presidente del Senato Roberto Calderoli: è il 23 luglio. Il 18 novembre scorso, invece, Franco Frattini, nominato commissario europeo, lascia l'esecutivo italiano. Al ministero degli Esteri approda Gianfranco Fini, confermato vicepremier. Incarico nel quale lo affianca Marco Follini, mentre Mario Baccini lascia la poltrona di sottosegretario agli Esteri e sostituisce Luigi Mazzella al ministero della Funzione pubblica. Ma ad aprile, il governo Berlusconi, dopo 1413 giorni di esistenza, è costretto a una vera e propria crisi anche se brevissima (appena 67 ore). Ne esce un nuovo esecutivo con 26 ministri. Escono Follini, Gasparri, Sirchia, Urbani, Marzano. Torna Tremonti (come vicepresidente) ed entrano Storace, La Malfa, Landolfi, Micciché e Caldoro. Il 22 settembre, in polemica per le mancate dimissioni del governatore Fazio, si dimette il ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco. Lo sostituisce lo stesso Tremonti. Dopo un periodo di relativa calma, se ne va il ministro delle Riforme Roberto Calderoli, messo sotto accusa per indossato una maglietta offensiva in televisione: è il 17 febbraio. Oggi, infine, le dimissioni di Storace. (10 marzo 2006) www.repubblica.it/2006/c/sezioni/politica/versoelezioni35/imindim/imindim.html ------------------------------------------------ ps. Dopo Torino 2006 OLIMPIADI DEL MALGOVERNO Un'altra medaglia d'oro nelle olimpiadi del malgoverno "made in" Casa delle libertà, ottimo il saltatore storace (le indagini proseguono); che fine che hanno fatto, derisi da tutto il mondo (basta farsi un giro sulla stampa on-line estera), sempre al centro di indagini, inchieste giudiziarie, azioni di boicottaggio con spiate e investigatori privati durante le tornate elettorali (per non parlare del Compra-voto di cui si resero protagonisti in campania [1 voto = 50 euro...ricordate)], leggi ad-personam, dati falsi su presunti vantaggi elettorali (l'ultimo quello dell'agenzia americana che non fa studi per PRODURRE dati, ma li vende direttamente); 9 Aprile = il giorno della Liberazione "..a nuje10 e consorte romantici e bolscevichi [cit.].."
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