Oggetto: Mezzanotte e 31...
Data: 18/3/2006 0.44.17
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... e sono qui con il notebook sulle gambe.
Da tanto, troppo tempo non ho più voglia di scrivere nulla. La mia capacità comunicativa è ridotta all'osso.
Troppi avvenimenti hanno circondato la mia vita e quelle delle persone a me vicine. L'ultima notizia stasera con conseguente corsa al pronto soccorso. Eppure in tutto questo nero, in tutto questo marciume, questa mattina avevo ancora la voglia di sorridere.
Perché? Perché un essere umano per essere posto al cospetto di se stesso, della sua coscienza, deve trovarsi nel buio totale della profondità della propria disperazione?
Perché vivere apaticamente alla ricerca di un qualcosa che non verrà mai?
Perché nel silenzio più totale sentiamo solo il suono del nostro caos, quando in una fredda notte di marzo, una semplice brezza riesce a portarti via anche l'anima?
Perché siamo un granello di sabbia colmo di... nulla.
Viaggiamo nelle mani del vento respirando semplicemente l'aria che ci sbatte in faccia.
Noi esseri umani non siamo altro capaci che prendere quello che la vita ci offre. Senza mai soffermarci a pensare che, forse, abbiamo la forza camminare da soli senza essere sostenuti come neonati.
Ok. Bene, se stamattina gattonavo, oggi voglio rialzarmi maledettamente in piedi. E uscire dalla porta salutando il resto delle mie ipocrisie e andandomene per sempre dal castello delle mie paure.
E scendere, finalmente, a terra.
Buonanotte a chi ha il coraggio di leggere e non capire un piffero
