Nick: Casual Oggetto: Punti di vista sull'amore Data: 27/3/2006 12.28.39 Visite: 303
Ispirato dal post di Aznerol sulla separazione dei beni. Sono stato 4 anni con una ragazza di Cagliari in regime, diciamo, di semiconvivenza del quale il maggiore beneficiario, oltre a noi due, era l'Alitalia. Lei studiava e lavoricchiava, io avevo un'attività imprenditoriale nel campo dello spettacolo che andava alla grande. Lei prendeva l'aereo 1, 2 volte al mese, per raggiungermi a Napoli oppure nella città dove mi trovavo in quel momento; più raramente andavo io a Cagliari. Visto che io avevo delle entrate fisse e mi scocciava che lei dovesse sobbarcarsi lavori poco remunerati per mettere insieme le 2/300.000 lire dell'aereo, vincendo le sue resistenze, le avevo dato uno dei miei bancomat con il quale lei prelevava la somma necessaria per il biglietto. Non me ne sono mai pentito ne' tanto meno lei ha mai prelevato 10 lire in più di quello che serviva. Cosi' come se vedevo in una qualsiasi città d'Italia qualcosa che le piacesse non esitavo mezzo secondo a comprargliela. Inutile aggiungere che, nei limiti delle sue possibilità, lei faceva la stessa cosa. Ecco, senza voler fare lezioni di morale a nessuno, ho cercato di spiegare la mia idea dell'amore, una di quelle cose nelle quali i soldi, le proprietà, i beni non ci devono entrare proprio. Rispetto l'opinione di tutti, ma una che viene e mi dice facciamo la separazione dei beni mi fa solo venir voglia di scappare, cosi' come leggere le disquisizioni a base di che lavoro fa lui, che lavoro fai tu, che ha lui, cosa hai tu, mi fa venire una tristezza infinita. Va bene che si chiama contratto matrimoniale, ma ritengo che i contraenti debbano stipularlo con uno spirito diverso da quello col quale comprerebbero una casa o un triciclo. Chi sa forse è vero che i comunisti hanno un'altra etica, superiore. http://rosariodelloiacovo.blog.kataweb.it |