Bouree

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Nick: rockgirl
Oggetto: Bouree
Data: 28/3/2006 18.26.34
Visite: 145

Erano anni che non se ne poteva neanche parlare.
E poi, eccoci, eccomi.
un po' d'erba, sottratta a un ladro di pulcini,
e a parlare del blu, del nero e d'una pigna masticata.

nel pomeriggio mi sono trascinata alla stazione
dietro tutti gli altri; nessuno diceva niente per la stanchezza.
hanno deciso di tornare perchè ormai è finito tutto, e qua è una palla, e questo e quello.
non ricordo altro, ho raccolto la roba mia che ho visto in giro e l'ho messa nella sacca, sono uscita.

ora stiamo qua sotto il sole, si sta quasi bene, qualcuno dorme: una banda ben assortita di inutili e vuoti scioperati d'una decina di presenze,
qualcuno sulla banchina del binario si stende,
uno fuma una sigaretta, uno si gratta la testa, uno si lecca le ferite... questo binario assolato in mezzo al niente di prati e muri di pietra, troppo dritto e silenzioso per portare da qualche parte, è tutto quello che vorrei essere e nient'altro.
è tutto così irreale. guardo i miei compagni eternamente perdenti contro se stessi,
che sembrano per un attimo in licenza e reduci combattenti, feriti e distrutti, e io sono così uguale a loro...
non siamo stati in nessun posto e non andiamo in nessun posto

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le cose da quel momento cominciarono ad andare sempre peggio, e non si perdeva mai occasione per dimostrarlo.
la scuola era il posto dove ci ritrovavamo ogni giorno per stare via da casa e non avere problemi con la famiglia.
le mattine sarebbero potute essere migliori, a volte lo sono state.
Adesso, perciò, la stanca ed inutile ripetizione delle solite scene, le parole, le persone, i luoghi, tenute insieme alla loro maniera precaria e finta, perchè tutto sembrasse avere un qualche senso.
queste ore impedivano alle (...)

e abitubini

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erano anni che non se ne poteva manco parlare.

-STRUMENTALE JethroT-