Nick: Jace Oggetto: re:ma che discorso e'? Data: 1/4/2006 18.35.17 Visite: 45
è stato detto: separazione fra le diverse città che convivono al suo interno senza entrare in comunicazione tra loro
Non era questo il senso del mio discorso, non parlavo di separazione voluta. Si tratta piuttosto di una sorta di separazione naturale, ma molto più leggera di quella che paventi tu. Hai frainteso le mie parole. La mia non era una crociata a botte di gulag e lager nei confronti dei tamarri, bensì uno sfogo - come ho scritto alla fine -, uno sfogo relativo al mutamento negativo - a mio avviso - subìto dal centro storico. Io amo il centro storico di Napoli, ci passavo pomeriggi interi quando andavo alle scuole medie alla Ugo Foscolo, e da allora non me ne sono mai fatto mancare almeno un'uscita settimanale. Ho una visione pseudo-romantica del centro storico. Per me è, o meglio ormai dovrebbe essere, ritrovo di artisti, musicisti, scrittori, intellettuali, persone impegnate politicamente. Un po' come lo erano i primi caffé dell'Italia pre-unità. E l'ho visto cambiare. Piazza del Gesù la notte è infestata di macchine, ci sono i carretti che vendono lupini (!!!) e birra - come se fossimo al molo di Mergelina -, gente in pinocchietto bianco e magliettina rosa che ha come massima aspirazione quella di fermare una ragazza che esce dal Jail, perché essendo vestita con le calze strappate, la minigonna ed il trucco pesante, sicuramente sarà una troia che la dà subito - non secondo me, ovviamente -. Oppure girare in macchina coi finestrini abbassati e la techno a palla, o prendere per il culo un'artista di strada, e cose del genere. Come ti dicevo sopra, è una separazione naturale. Nel senso che io sono sì per il vivi e lascia vivere, ma so di non avere alcun punto in comune con questa categoria di individui, e quindi non mi interessa frequentarli e preferirei trovare posti bazzicati soprattutto da persone simili a me. Per te sarà lo stesso, come lo è per chiunque altro. E, secondo me, nemmeno tu ti ci trovi molto. Insomma, se ci becchiamo a piazza del Gesù io e te possiamo fermarci a prendere un caffé e discutere di politica, di degrado, di barriere culturali, di propositi e soluzioni per salvare una delle più belle città del mondo. Sei sicuro che sarebbe una cosa altrettanto immediata con la categoria di cui sopra? Non mi piace avere la verità in tasca. Preferisco toglierla dalle tasche di coloro che credono di averla. |