Nick: crowblack Oggetto: P.S. Data: 2/4/2006 16.12.30 Visite: 33
"39° Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali – 8 Maggio 2005" di M.D.P. La Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali è l’unica celebrazione mondiale promossa dal Concilio Vaticano II e viene ricordata in molte nazioni la Domenica prima della Pentecoste. La prima Giornata fu celebrata il 7 Maggio del 1967. Il messaggio del Santo Padre viene pubblicato, tradizionalmente, il 24 gennaio giorno della ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Particolarmente significativo è stato il messaggio scritto da Papa Giovanni Paolo II per la 39° Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali di quest’anno (Domenica 8 Maggio). Lo stesso si inserisce perfettamente all’interno di fatti e situazioni che stanno interpellando l’intera umanità. Il grande Giovanni Paolo II ha sottolineato lo straordinario "potere" dei media: strumenti di comunicazione che possono unire o dividere i popoli, creando legami di amicizia o provocando ostilità. Questa ambivalenza è ormai chiara a tutti. Sono molte, infatti, le situazioni che oggi mettono in evidenza quanto grande sia la responsabilità dei media nel rapporto tra i popoli. Essi giocano un ruolo fondamentale nella comunicazione dei sentimenti, delle tradizioni e delle aspirazioni di un popolo e diventano, addirittura, indispenabili strumenti di solidarietà quando si verificano delle vere e proprie catastrofi naturali; non a caso il Santo Padre ha anche ricordato il contributo dei media in occasione dello "tsunami", sottolineando la loro grande influenza per la realizzazione di una veloce ed efficace mobilitazione degli aiuti. Egli ha scritto: "Di fronte alle calamità i media possono conseguire un’immensa quantità di bene" e in questo caso hanno favorito la fratellanza e la collaborazione tra i popoli. La rapida diffusione delle notizie, infatti, ha permesso di realizzare una vera e propria "globalizzazione della solidarietà". Tuttavia non mancano situazioni in cui emerge l’influsso negativo e desolante. Alimentare il pregiudizio e l’inimicizia è un esercizio molto facile; pensiamo ad esempio ad un titolo di giornale o al tono di voce o ancora all’uso delle immagini. Perchè se è vero, come è vero, che la persona umana e la comunità umana sono il fine e la misura dell’uso dei mezzi di comunicazione sociale allora la comunicazione dovrebbe essere fatta in modo da favorire lo sviluppo integrale delle persone. "Quando gli altri vengono rappresentati in modo ostile - affermava il Santo Padre - si spargono semi per un conflitto che può facilmente sfociare nella violenza, nella guerra o addirittura nel genocidio". I media possono fomentare la paura e l’odio, ma possono anche contribuire al perpetrarsi di ingiustizie quando oscurano con il silenzio i fatti o interpretano gli stessi in maniera faziosa e ideologica. Ci sono tanti conflitti dimenticati e tante forme di ingiustizie che meriterebbero una maggiore attenzione da parte dei media stessi. I comunicatori hanno la grande possibilità di promuovere una vera cultura della vita trasmettendo la verità sul valore e la dignità di ogni persona umana. A loro viene chiesto di maturare una sana capacità critica di fronte alla forza persuasiva dei mezzi di comunicazione. La posta in gioco è "il progresso integrale del mondo" la possibilità di far crescere il rispetto per la persona umana promuovendo giustizia e solidarietà, dando voce alle diverse opinioni. Gli operatori della comunicazione conoscano, allora, le norme della legge morale e le osservino fedelmente. "Centro e fine della comunicazione sia la persona umana, troppo spesso ridotta a strumento di interessi economici , ideologici o politici" ribadisce nella lettera apostolica ("il rapido sviluppo") il Santo Padre. Egli si rivolge direttamente a noi operatori della comunicazione e ci dice: "Non abbiate paura di fronte a pressioni e dilemmi etici. Non abbiate paura a raccontare la verità". Si può dire, senza dubbio, che il senso di questa 39° Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali è racchiuso in queste ultime parole. FONTE: "Progetto Uomo" Non piangere se non puoi vedere il sole perchè le lacrime ti impediranno di vedere le stelle. |