Nick: diabolica Oggetto: le vent nous portera Data: 6/4/2006 19.18.42 Visite: 141
C'è un non so chè di mistico, e misticamente sintomatico nel preparare un esame di diritto pubblico in periodo elettorale, e ancor più nel doverlo dare esattamente il giorno dopo le elezioni stesse; quasi come ad essere partecipe di un finale di partita grottesco, vittima di una carnefice di sinistra(quale la mia professoressa di costituzionale), e costretta ad imbattermi nelle conclusioni del giorno dopo. Anzi, metto le virgolette, "conclusioni del giorno dopo". La conclusione sarà ovviamente l'esito delle politiche, che sarà deciso dai milioni di elettori(spero il più possibile) che con un gigantesco pellegrinaggio, animati da speranze e senso del dovere, che si recheranno alle urne tra domenica e lunedi. Le fantomatiche "conclusioni del giorno dopo", saranno invece i dibattiti, le impressioni, i rancori, i trionfi e le chimere dei vincitori e dei vinti che, indubbiamente, avranno da scaricare la tensione accumulata e riassestare i nervi malconci. Il problema è che io sarò lì nel mezzo, divisa tra il mio senso critico e il credo politico del docente che mi esaminerà. Sfogherà le sue fristrazioni su di me?Mi torturerà interrogandomi sui sistemi elettorali? Sarà talmente felice da bocciarmi perchè di destra(poichè un occhio allenato se ne accorge...)? E io lì nel mezzo, a suggellare la fine e l'inizio di una legislatura, se con il martirio o il trionfo, non s'è capito ancora. Queste elezioni mi fanno sempre più paura. io: "Kè,ti mando le foto, le ho anche già ridotte" lui: "ma tu sei immensa, non puoi ridurti" io: :0 |