Nick: `FeAtHeR` Oggetto: a me MI piace Data: 12/12/2003 14.46.40 Visite: 24
Il design: gioco singolare di proporzioni e forme. La Z4 riprende elementi tradizionali di una tipica spider: ampio cofano motore e passo lungo, sbalzi corti ed una posizione del guidatore molto bassa ed arretrata. Le proporzioni della Z4 sono veramente notevoli: cofano motore lungo, abitacolo tagliato su misura, posteriore corto ed incisivo. Non esiste altra spider sul mercato che abbia dimensioni analoghe. In questo segmento il passo di 2.495 millimetri e la larghezza di 1.781 millimetri costituiscono un nuovo punto di riferimento, mentre i 4.091 millimetri di lunghezza esterna sottolineano la compattezza sportiva della macchina. Nell'insieme, la Z4 è una sportiva con un assetto stradale straordinario, sbalzi ridotti e dalla carrozzeria atletica, senza un grammo di peso in più del dovuto. La Z4 ha una linea di cintura sdoppiata. Quella inferiore, parte dal cofano motore, scende verso il pianale, per poi risalire verso il posteriore. È una linea che esalta la forte personalità del modello e rievoca le classiche spider senza porte, dando un taglio inconfondibile al modello. L'altra linea di cintura, invece, collega con incisività la parte anteriore del cofano motore alla coda. Altrettanto tesa è la linea della porta leggermente ascendente verso la parte posteriore della macchina. L'emozionante design è dominato dal gioco tra superfici convesse e concave "intrecciate", da spigoli secchi e rotondità di avvincente morbidezza. Nascono così linee, "ombreggiature" e riverberi che sottolineano le proporzioni della roadster. La capote a piegatura speciale. La Z4 è la prima BMW scoperta dotata di una capote a piegatura speciale, a forma di Z, che occupa pochissimo spazio senza bisogno di un copri-capote o di un coperchio separato. Il telaio della capote, con lunotto termico in vetro, è in magnesio ed alluminio ed un peso estremamente ridotto. La nuova roadster BMW è l'unica spider del mondo dotata di una capote completamente automatica, che si apre e si chiude in meno di 10 secondi. A partire dall'autunno 2003 sarà disponibile a richiesta anche un hard top. La somma di tutti i sensi. Lo special online.
Il comfort. L'abitacolo: un abito sportivo fatto su misura. Basta salire sulla Z4 per notare che si tratta di una roadster modernissima. Le due porte molto lunghe e il pianale decisamente basso non richiedono particolari abilità ginniche per salire a bordo. Una volta seduti, la posizione è quella ideale per una spider: molto bassa e arretrata, dietro il baricentro e il centro di rotazione. Ineccepibile risulta quindi la percezione di tutte le manovre della macchina, caratteristica che si apprezza particolarmente nelle curve strette. I sedili sono molto confortevoli e rappresentano lo stato dell'arte in tema di ergonomia. Contengono molto bene in curva e sono regolabili secondo le specifiche preferenze. L'elevata escursione sia in lunghezza che in altezza nonché l'ampio spazio per la testa agevolano la perfetta sistemazione anche alle persone di statura molto alta o bassa. I poggiatesta, regolabili in altezza, sono imbottiti con una innovativa schiuma ad assorbimento d'urto che riduce sensibilmente il rischio di ferimento in caso di tamponamenti posteriori. Anche il piantone dello sterzo è regolabile in altezza e profondità. Il design esterno si riflette ovviamente anche nell'allestimento interno della BMW Z4. Il guidatore è circondato dal classico stile di una prestigiosa spider: semplice, pulito, moderno, elegante, fatto per la guida all'aperto. La plancia ha una superficie concava, mentre la console centrale è disegnata a "T" rispetto al cruscotto. La plancia è dominata dal tachimetro e dal contagiri. La loro configurazione tubolare, raccolta sotto una palpebra unica (omaggio stilistico alle spider classiche), elimina i fastidiosi riflessi nel parabrezza. Le segnalazioni del computer di bordo sono visualizzate da un display LCD inserito nel tachimetro, mentre i quadranti riportanti il livello del carburante e la temperatura dell'acqua sono inseriti nel contagiri. Tra questi due strumenti sono raccolti l'indicatore della marcia inserita (sulle versioni con cambio automatico) e le altre spie. Le manopole del riscaldamento e del condizionatore sono disposte nella parte centrale del cruscotto, al di sopra del mobiletto centrale. Più sopra si trovano i comandi della radio e dello stereo. La somma di tutti i sensi. Lo special online. Il motore. La propulsione: sei cilindri eccellenti. L'esperienza autentica di guidare una spider purosangue è garantita inizialmente da due motori veramente straordinari. Infatti, la spider avrà sotto il cofano le varianti al vertice della gamma motori, e precisamente il 2,5 litri di 141 kW/192 CV a 6.000 giri/min e il 3,0 litri di 170 kW/231 CV a 5.900 giri/min. Questi due propulsori vantano rendimenti di tutto rispetto per una sportiva, e accelerano la macchina da 0 a 100 km/h rispettivamente in 7,0 e 5,9 secondi, mentre le velocità massime dei due modelli sono rispettivamente 235 e 250 km/h. Il Doppio Vanos progressivo, le quattro valvole per cilindro, la regolazione dell'anticipo e del ritardo e le bobine d'accensione individuali costituiscono il DNA di tutti i motori BMW a sei cilindri, che anche quest'anno hanno ricevuto i massimi riconoscimenti internazionali. La configurazione base è identica per entrambe le motorizzazioni. I motori sono caratterizzati da una particolarità qualificante: sul motore 3,0 litri il collettore di aspirazione e di scarico, nonché tutte le componenti interessate dall'aria aspirata sono stati disegnati ex novo per minimizzare perdite fluido-dinamiche, ottimizzando parallelamente il riempimento dei cilindri attraverso un'efficace risonanza. L'innovativa sonorità del motore 3.0 litri trasmette nell'abitacolo la percezione di un'aspirazione piacevole e sportiva, sicuramente non fastidiosa. L'impianto di aspirazione presenta manicotti individuali per ogni cilindro. Il loro compito è di velocizzare il flusso della miscela ai bassi regimi e carichi. Ne consegue un'immediata e migliore alimentazione che permette di ritardare l'accensione riducendo così consumi ed emissioni. In combinazione con le possibilità tecnologiche offerte dal Doppio-Vanos progressivo, la preparazione della miscela è ben più flessibile rispetto ad un impianto tradizionale. I catalizzatori metallici molto vicini al motore, caratterizzati da un'elevata densità di canalini e da pareti sottili, permettono di rispettare i limiti di emissione ULEV ed Euro 4.
|