Things Behind the Sun

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Nick: rockgirl
Oggetto: Things Behind the Sun
Data: 23/4/2006 22.28.31
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cose, persone ritornano.
O nella testa continuano a vivere, fiere d'un ricordo,
d'un tempo che non se ne vuole andare.
cosa vuoi da me?
oggi ho visto distese immense, verdi a sfumature grige. Il sole meriterebbe una parola a parte.
varrebbe la pena solo per quello, o no?

è un'aquila superba e mostruosa come quelle di certi stemmi o bandiere, con un serpente mezzo drago che si mangia la coda, chiusi in due sfere fluttuanti. eleazar fece. qua si mischiano chimica e filosofia e magia e psicologia e... simboli, parole, immagini. cosa cercano di dire? cosa cercano?

appunto: fare liste di buoni e cattivi, bello e brutto, così, per fare, e poi magari disfare. che mi rimane? non so. ma non voglio: tutto è uguale, tutto è indifferente, niente vale la pena. questo forse è vero, forse no.

Obbiettivo della missione: dormire su una palla di cannone.
già da un pò soddisfo le mie carenze d'affetto o non so che con un paio di bottiglie a sera. o immagino che siano due, che ti bagni se le sfiori soltanto...
le cose arrivano e vanno via veloci. giorni pieni pieni. e giorni vuoti; l'illusione ha partorito
già pochi mesi quel poco di delusione delle cose di cui nulla veramente importa. non mi piace qualcosa, veramente no.
un tempo un bacio sembrava qualcosa di speciale.
"un bacio è qualcosa di più"
una volta pensavo:
si spegneranno le luci e si spegnerà tutto intorno a noi. io sentirò la sua mano, ci baceremo in silenzio e un attimo prima che le luci si riaccendano tutto sarà come prima, e non ci sarà bisogno che nessuno venga a vedere, possa sapere, oltre i due petti che battono all'impazzata nello stesso istante, segretamente. non ci guarderemo neanche per un secondo negli occhi.
io vomito ad ogni ricordo che ho di me.
ora lo so. ogni notte alice scivola nel bagno della camera da letto e cade singhiozzando nell'angolo vuoto in fondo. sta tutta la notte là, tutta chiusa e piegata mordendosi le labbra a sangue, le fa male la gola. suda freddo, vorrebbe strapparsi i capelli. i capelli si azzeccano alla pelle sudata, ad alice scoppia il petto e la gola spalancata per un pianto senza voce e senza lacrime vere, alice non riesce neanche a cacciarlo tutto, questo dolore angoscioso.
sta così per ore tutte le notti. alice muore ogni notte, e non importa se il giorno dopo è ancora viva, lei è brava a fare finta, ma ora lo so, alice è morta.
se non mi fossi alzata per caso, stanotte...
ho avuto paura. non capivo. lei mi guarda. che le dico? che hai?
adesso cadevano tutte insieme le lacrime, grosse, calde, e ancora e ancora. - non voglio... non voglio...
ripete lenta con la voce straziata - non voglio morire...
sono vuota, mi vomito addosso che non saprei cosa farne del mio niente.