Nick: Casual Oggetto: Diventeremo mai cittadini? Data: 13/5/2006 15.29.28 Visite: 332
Diventeremo mai cittadini noi napoletani o moriremo sudditi? Andando in giro per la mia campagna elettorale in genere la gente mi dice un paio di cose standard, in particolare le domanda classiche sono: che mi prometti? mi fai prendere il posto? mi fai mettere in lista per una casa popolare? Io rispondo sempre che non prometto niente e che farebbero bene a votare per convinzione politica o per stima del candidato, ma sono parole quasi sempre vane. Il napoletano, abituato da sempre a essere plebe più che popolo, suddito piuttosto che cittadino, ha un rapporto strano col potere al quale chiede sempre qualcosa. Sarà l'anima da commerciante che ragiona secondo il do ut des, sarà che Napoli sconta un nefasto deficit di modernità e modernizzazione, qualsiasi cosa sia, mi fa imbestialire. Votate a destra, a sinistra, al centro, non votate, ma fatelo sulla base di una scelta vera, non mendicate poche decine di euro che non vi cambieranno la vita, non chiedete posti di lavoro e altri favori. Napoli può cambiare solo se, dal basso, dalla società reale, si innescano delle istanze reali di trasformazione. Il potere non cede mai nulla se non c'è una richiesta forte dalla base e chiunque va promettendo posti di lavoro a iosa vi sta semplicemente prendendo per il culo, sotto qualunque simbolo sia la sua candidatura L'altra sera ho incontrato Rossi Doria al centro storico e gli ho detto: "maestro, vedi che se perdiamo a Napoli ti assumi le tue responsabilità" e lui mi ha risposto che se si perde al primo turno lui non ha colpe (e ha ragione), ma che è disposto a ragionare su un eventuale ballottaggio. Ieri ho incontrato un mio vecchissimo amico che non vedevo da anni e anni, è stato per moltissimo tempo un militante di rifondazione, ma quest'anno ha aderito a "Decidiamo insieme", la lista di Rossi Doria. Sono certo della pulizia morale del mio amico e di tanti sostenitori della lista, ma non sono certo che i voti di Rossi Doria andrebbero tutti a sinistra se si arrivasse al ballottaggio, perchè dietro la sua operazione ci sono molti poteri forti della società napoletana. In tutto questo, anche persone scolarizzate, continuano a fare confusione sulle modalità di voto (come se fosse complicato mettere una croce sul simbolo e scrivere un cognome) e fanno confusione fra Municipalità (vecchie circoscrizioni) e il Consiglio Comunale. A volte penso che Napoli non cambierà mai, almeno fin quando non cesseremo di essere sudditi rassegnati per diventare cittadini consapevoli, ma so anche che centinaia di anni di storia non si cancellano dalla sera alla mattina. ROSARIO DELLO IACOVO |