Nick: siddharta Oggetto: Il camino e la TV Data: 6/1/2004 1.57.29 Visite: 120
Accendo la tv col telecomando e il camino con l’accendino e un po’ di carta. C’è la pubblicità e la carta prende fuoco, arroventa i due primi legnetti secchi. E’ bello il fuoco. E’ bello vederlo crescere…. Il pezzo più grande sopra i due legnetti ormai rossi. Cresce, le fiamme avvolgono da sotto il pezzo di legno più grande, divorano e più divorano e più si sprigiona calore….. un altro pezzo …. di lato. Ogni fiammella che si muove sembra l’addome di una danzatrice del ventre, ogni fiammella che si muove non fa mai lo stesso movimento ma migliaia e migliaia di movimenti diversi. La luce cresce al buio ed è una luce diversa da quella del televisore che sprigiona solo colori finti, e inesistenti. Questo fuoco quasi mi ipnotizza, mi prende alla faccia e allo stomaco ed io la come un torero con la mia spada lo attizzo lo sfregio, lo domo e mi illudo di essere il più forte, ma quando meno me lo aspetto uno scricchiolio mi sputa addosso un pezzettino rovente. Il fuoco e nella sua forma migliore mentre alla televisione c’è solo Costanzo tanto che per un attimo mi chiedo che fuoco farebbe se la prendessi e la buttassi su quel fuoco. Forse perderebbero di colore e di fierezza anche quelle piccole fiammelle, un fumo nero si espanderebbe dalla plastica grigio metallo e quel fuoco diventerebbe volgare e senza poesia. Certe cose nun so’ bon manco a appiccià.
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