Nick: Casual Oggetto: Rossi Doria: Napoli Giacobina Data: 30/5/2006 16.30.54 Visite: 361
Dice D'Agostino, docente di Storia alla Federico II nonchè mio punto di riferimento teorico, che Napoli contiene in realtà almeno 4 città al suo interno che, salvo periodi eccezionali, non comunicano tra loro. Su questo schema io ho provato a delinerarne i tratti. C'è una Napoli plebea, sanfedista, quella dei vicoli e delle periferie più degradate, poi c'è la Napoli popolare che è diretta erede della classe operaia degli anni 60 e 70, poi c'è la Napoli borghese dell'impenditoria che non è mai riuscita a essere volano di sviluppo e crescita per la città e c'è la Napoli giacobina, quella radical-chic che si dice di sinistra, ma è del tutto incapace di comunicare con la parte popolare e plebea della città e che, anzi, ha spesso contiguità con la Napoli bene. Queste elezioni hanno visto il tentativo giacobino di Rossi Doria, quella sinistra con la puzza sotto il naso che, non a caso, sceglie come comitato elettorale un sontuoso appartamento a Piazza del Gesù. Non a Scampia, dove il signor Rossi Doria non sanno nemmeno chi sia e che non esiterebbero a intommarlo di mazzate, riconoscendo istintivamente un nemico di classe. E alla fine l'anima popolare da un lato e quella sanfedista dall'altro hanno tagliato la testa a li giacubini, sempre troppo snob e classisti per cogliere gli umori di una Napoli sotterranea che dicono di voler cambiare, ma che non riescono nemmeno a comprendere. ROSARIO DELLO IACOVO |