Nick: ^Squalo Oggetto: re:Fate senso o non avete senso? Data: 12/1/2004 12.16.41 Visite: 37
E' gretto dare addosso alle persone etichettandole come "comunisti" quando espongono con "tanta grazia" come fai tu le proprie idee. Ci sto. E' gretto etichettare le persone in genere. Ma è altresì falso e tendenzioso coprirsi gli occhi e non saper capire chi c'è di fronte. Anche qui ci siamo. E' lecito arrabbiarsi. E' lecito avvelenarsi il sangue se quello che vediamo intorno a noi ci disturba, ci mortifica o ci lede. Ok. E' d'obbligo l'educazione ed il rispetto per gli altri, che non si manifesta solo dribblando la voglia di insultare il prossimo, ma soprattutto confrontadosi con gli altri in maniera leale, onorevole. E' leale dare un nome a chi addossiamo certe colpe. E' onorevole presentarsi a chi stiamo sporgendo accuse e dar loro la possibilità di rispondere. Tollerare può voler dire mortificare, arrogarsi il potere di legittimare o meno gli altri, porsi ad un effimero gradino più alto da cui puntare il dito verso moltitudini che non guardiamo in faccia. Ciò è disonorevole. E' come dire: "Voi che siete così, che siete diversi...". Ciò è parlare nel vuoto, mortifica ed è disonorevole. Dunque porsi ad un gradino + alto, giudicare chi non ha un nome, non accettare o accettare gli altri, non dare la possibilità di una risposta chi ci è contro...tutto ciò è illeale e disonorevole. E tutto ciò comincia sempre con un: "Voi che..." Francesco. _
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