Nick: crowblack Oggetto: Hanno appena iniziato....... Data: 4/6/2006 1.41.56 Visite: 155
.....e già si scornano.....uhuhuh.....meglio di ZELIG CIRCUS....... Mastella: "Promuovere amnistia" "Problema carceri va affrontato" "C'è un serio problema di invivibilità e sovraffollamento delle carceri da affrontare. La situazione non è più tollerabile". Lo dice il ministro della Giustizia Clemente Mastella che in una intervista a L'Unità conferma l'intenzione di promuovere amnistia e indulto. Il ministro ha festeggiato il 2 giugno con i detenuti di Regina Coeli. "Ho detto loro di non applaudirmi adesso, di aspettare che il provvedimento sia realtà", ha detto. "Non si tratta - aggiunge il ministro Guardasigilli - di un annuncio avventato: la Costituzione è così saggia da richiedere la maggioranza dei due terzi. Non intendo appropriarmi di un atto di clemenza come un fatto personale. Coinvolgerò nel processo sia la maggioranza che l'opposizione". "L'intenzione -aggiunge Mastella - è di muoversi su diversi binari. Poi, certamente, dipenderà dalla volontà del Parlamento. Il governo potrà concorrere con l'iniziativa parlamentare o viceversa. Ascolterò tutte le forze politiche senza egoismi né vanità. Adesso aspettiamo che si insedino le commissioni parlamentari, è una questione di rispetto istituzionale. Poi il ministero comincerà a lavorare ad un testo, e vedremo se presentarlo in Consiglio dei ministri". "No alla clemenza per reati di pedofilia e criminalità organizzata" Il ministro della Giustizia dice di riconoscersi "nelle parole intelligenti del presidente della Repubblica Napolitano", ma puntualizza anche che la sua proposta non riguarda affatto casi come quelli della pedofilia o del crimine organizzato. "Lungi da me che possa valere per estinguere reati come questi- ha sottolineato Mastella -, ciò vada messo da parte in modo assoluto. Per il resto se ne discuterà con le forze politiche ed i gruppi parlamentari". Le reazioni dell'opposizione Reazioni positive da una parte dell'opposizione dopo le parole del ministro. "Valutiamo positivamente ciò che ha detto il ministro Mastella sull'amnistia", afferma il vice coordinatore nazionale di Forza Italia, Cicchitto. "Non è da oggi - spiega Cicchitto - che riteniamo che un provvedimento di amnistia e indulto, che evidentemente escluda i reati di criminalita' organizzata e quelli di pedofilia, rappresenti un atto di umanita', di equita' e di pacificazione ideale e sociale". Aperture anche dall'Udc, deciso invece il "no" di Lega e An. Di Pietro: "Meglio l'indulto" "Amnistia è resa della legalità" E' polemica sulle dichiarazioni di Clement Mastella a Regina Coeli. Secondo Antonio Di Pietro a Repubblica: "Il ministro della Giustizia affronta il problema prendendolo dalla coda anziché dalla testa. Il problema delle carceri, un problema serio, non si risolve andando in giro tra i detenuti in un giorno di festa annunciando amnistie". "L'amnistia - sottoline il ministro - è un'abdicazione dello Stato di diritto. Semmai è meglio l'indulto". "Prima di tutto - prosegue il ministro delle Infrastrutture - è sbagliato fare annunci su una cosa di cui il governo non ha discusso e il Parlamento non è stato informato. Di proposte se ne possono fare una al giorno, sull'amnistia ci saranno già trenta disegni di legge depositati. Poi però quelle proposte vanno approvate...". Con un provvedimento di amnistia sottolinea Di Pietro, "vengono messi fuori 20mila poveracci che tra pochi mesi sono di nuovo tutti dentro. E' un palliativo, non una soluzione". Quel che serve, spiega il ministro, "è un piano di ridefinizione del sistema carcerario, la riqualificazione di quelli che ci sono e il ripensamento della stessa funzione del carcere che ora è solo punitiva e non socializzante. Servono poi misure applicative della pena e alternative al carcere. Penso ad esempio ai lavori socialmente utili che alcune fasce di detenuti potrebbero svolgere". "Occore però iniziare in maniera organica e da qua per quello che riguarda il carcere. Il ministro della Giustizia, poi - sottolinea Di Pietro - dovrebbe occuparsi prima di tutto di far funzionare la giustizia. Il sovraffollamento nasce anche dal fatto che circa il 40% dei detenuti sono in attesa di giudizio. Allora, il ministro della Giustizia prima deve far funzionare i tribunali e le procure dando i soldi per la carta, i mezzi e il personale. Poi dovrebbe realizzare la riforma del processo civile e penale per abbreviare i tempi dei processi che sono per lo più a rischio di prescrizione". "Noi dell'Italia dei valori diciamo 'poco carcere perché pochi reati'. Non serve - conclude Di Pietro - far uscire le persone dal carcere quando poi la socieà li mette in condizione di delinquere di nuovo, senza una casa e senza un lavoro". www.tgcom.it 03/06/06 ........ma che banda di musicanti!
P.S. povera Italia Non piangere se non puoi vedere il sole perchè le lacrime ti impediranno di vedere le stelle. |