Nick: pearl jam Oggetto: Sei disposto, o indisposto? Data: 7/6/2006 15.12.45 Visite: 265
Si era nell'anno del signore 1994, i mondiali incombevano come sangue di porco su savoiardi comperati al discount, e l'estate significava ancora fine di qualcosa, e speranze di donnine ubriache disposte ad ammoccarsi o a farsi titilllare maldestramente il o la clìtoride. Appunto, l'estate. Il caldo. Iniziavo il periodo delle docce. Come una statica foresta amazzonica, m'accingevo solerte a subire i monsoni, consistenti in un'igiene doverosa, più che dovuta. A quei tempi ascoltavo pessima musica e mangiavo troppo. Fumavo di nascosto e credevo nell'amore. Bigiavo la scuola, e mi sentivo Serpico. Bei tempi, insomma. Credo. Che poi, filtrato dai ricordi, anche una mastalgìa o, che so, un'ipertrofia prostatica, possono apparire gioiose. A quei bei tempi, ero capellone. Un mio modo per sentirmi "out". Il mio manifesto all'intolleranza. Acerbo e unto. Avevo pochi problemi di acne, che mi causava altri problemi, ma questa è un'altra storia. Insomma, inizia a farmi sovente la doccia. Appunto. Che succedeva? Che i miei capelli, logori, sfibrati, malcurati e maltenuti, insomma, ad ogni frizione con acqua e pessimo shampoo, cadevano. Fiotti lunghi e viscidi, di seta nera. Sì, sporchi o meno, ho sempre avuto un'ottima qualità di capello. Questi si staccavano, e iniziavan a ruzzolare lungo la mia schiena frigida e malconcia. Scendevano, solerti, come come balle di carbone su di un deserto atavico e brulicante. Qual è il problema, direte voi? Beh, me li ritrovavo sempre fra le pacche. Decisi a rovinare lo spettacolo del mio ano. Lì, infissi come guardie svizzere all'entrata del Vaticano. Inoperosi e folti. Fra le mie pacche. Ed io tremavo, alla ricerca dell'orifizio che credevo delle volte esser scomparso. Qui vi dico, avete mai avuto paura di perdere il buco del culo? Con ammirazione, A. "Non so piu' chi sono.Sono il fantasma d'uno sconosciuto." |
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