Vai alla freccia - Homepage - BlogRoom - Mappa
Visualizza Messaggi.


Nick: D00PAR
Oggetto: I giovani ed il Fascismo
Data: 12/6/2006 13.8.28
Visite: 169

Vedo spesso nelle page di IrcNapoli o nei post sul forum ragazzi (o ragazze) inneggiare  al Fascismo benchè nati decenni dopo la caduta di questo regime.

Sappiamo tutti cosa è successo in quei tristi 20 anni, ma forse non tutti lo sanno o forse fanno finta di non saperlo, altrimenti non si spiega come si possa dire che "Ora si sta peggio!".

Ma cos'è davvero successo in quei 20 anni?

Ecco alcuni punti:

Nel luglio 1923 venne approvata una nuova legge elettorale maggioritaria, che assegnava due terzi dei seggi alla coalizione che avesse ottenuto almeno il 25% dei suffragi, regola puntualmente applicata nelle elezioni del 6 aprile 1924, nelle quali il “listone fascista” ottenne uno straordinario successo, agevolato anche dai brogli, dalle violenze e dalle intimidazioni contro gli oppositori.

Dal 1925 fino alla metà degli anni trenta il fascismo non conobbe che pochi ed isolati oppositori, seppur memorabili (in buona parte comunisti come Antonio Gramsci, socialisti come Pietro Nenni, demo-liberali come Giovanni Amendola, liberali come Piero Gobetti), molti dei quali pagarono con la vita, l’esilio, pene detentive o il confino il loro rifiuto del fascismo.

Nonostante le clausole del Patto d’Acciaio (assistenza automatica in caso di guerra), nel settembre 1939 Mussolini si dichiarò non belligerante, ma nel giugno 1940, contro la volontà di gran parte delle gerarchie fasciste, entrò in guerra contro Francia ed Inghilterra, fidando nella rapida vittoria tedesca. L’impreparazione dell’esercito e l’incapacità dei suoi comandanti condussero a terribili sconfitte su tutti i fronti (Grecia 1940) e alla rapida perdita delle colonie dell’Africa Orientale (1941) e della Libia (1943), creando un indebolimento delle difese che aprì le porte all’invasione della Sicilia.

Il contributo alla deportazione degli ebrei italiani. Dopo l’8 settembre i nazisti avviarono in Italia l’opera di rastrellamento e deportazione degli ebrei nei campi di sterminio, uno dei quali si trovava vicino Trieste, nella Risiera di San Sabba. A Roma la deportazione cominciò il 16 ottobre, quando le SS rastrellarono più di mille ebrei (dopo che il comandante Kappler aveva estorto dalla comunità ebraica romana un cospicuo riscatto in oro, con la fraudolenta promessa di sottrarla alla deportazione).

I fascisti della Repubblica sociale collaborarono attivamente alla deportazione in tre modi:









Squadrismo e violenza politica
Fra le attività «qualificanti» del fascismo del primo periodo vi è il sistematico ricorso alla violenza contro gli avversari politici, le loro sedi e le loro organizzazioni, da parte di bravacci legati ai ras locali. Torture, olio di ricino, umiliazioni, manganellate. Non di rado, tuttavia, gli oppositori perdevano la vita a seguito delle violenze. Un calcolo approssimativo induce a calcolare in circa 500 i morti causati dalle spedizioni punitive fasciste fra il 1919 e il 1922. Il parroco di Argenta, don Giovanni Minzoni, fu assassinato in un agguato da due uomini di Balbo, nell’agosto del 1923. Ma anche quando il fenomeno della violenza squadrista sembrò perdere le proprie caratteristiche originarie, e gli uomini legati ai ras locali vennero convogliati in organizzazioni ufficiali come la Milizia volontaria, forme di violenza politica sostanzialmente analoghe allo squadrismo non cessarono di costellare la vicenda del fascismo al potere. Per tutti, tre casi notissimi: nel giugno 1924 Giacomo Matteotti venne rapito e assassinato con metodo squadrista, e il gesto sarebbe stato esplicitamente rivendicato da Mussolini nel gennaio dell’anno successivo; Piero Gobetti, minato dall’aggressione subita nel settembre 1924, morì due anni dopo, in esilio; Giovanni Amendola spirò per le ferite riportate in un’aggressione fascista subita nel luglio 1925.


La repressione: dagli omicidi al Tribunale speciale per la difesa dello Stato
Assunto il potere Mussolini si poté giovare dell’apparato di repressione dello Stato. Che venne rafforzato e riorganizzato. Con la nascita dell’OVRA (l’Organizzazione per la Vigilanza e la Repressione dell’Antifascismo) venne razionalizzata la persecuzione degli antifascisti, con tutti i mezzi, legali e illegali. Anche l’omicidio politico in paese straniero. Arturo Bocchini, capo della polizia, venne incaricato dallo stesso Duce e dal ministro degli Esteri Galeazzo Ciano di eliminare fisicamente Carlo Rosselli che allora risiedeva a Parigi. Il 9 giugno 1937, a Bagnoles-de-l’Orne dove Carlo Rosselli e il fratello Nello si erano recati per trascorrere il fine settimana, un commando di cagoulards (gli avanguardisti francesi) compì la missione: bloccata l’auto sulla quale viaggiavano i due fratelli, Carlo e Nello furono prima pestati, poi, accoltellati a morte. Lo strumento ufficiale della repressione fascista fu invece il Tribunale speciale per la difesa dello Stato. L’attentato di Anteo Zamboni a Mussolini, il 31 ottobre 1926, offrì l’occasione di una serie di misure repressive. Tra queste la «legge per la difesa dello Stato», n. 2008 del 25 novembre 1926, che stabilì, tra l’altro, la pena di morte per chi anche solo ipotizzava un attentato alla vita del re o del capo del governo. A giudicare i reati in essa previsti, la nuova normativa istituì il Tribunale speciale, via via prorogato fino al luglio 1943, quindi ricostituito nel gennaio 1944, nella Rsi. Nel corso della sua attività, emise 5619 sentenze e 4596 condanne. Tra i condannati anche 122 donne e 697 minori. Le condanne a morte furono 42, delle quali 31 furono eseguite mentre furono 27.735 gli anni di carcere. Tra i suoi ‘beneficati’, ci furono Antonio Gramsci, che morì in carcere nel 1938, il futuro presidente della Repubblica Sandro Pertini e Michele Schirru, fucilato nel 1931 solo per avere espresso «l’intenzione di uccidere il capo del governo».


Il confino
Il confino di polizia in zone disagiate della Penisola, fu una misura usata con straordinaria larghezza. Il regio decreto 6 novembre 1926 n.1848 stabilì che fosse applicabile a chiunque fosse ritenuto pericoloso per l’ordine statale o per l’ordine pubblico. A un mese dall’entrata in vigore della legge le persone confinati erano già 600, a fine 1926, oltre 900, tutti in isolette del Mediterraneo o in sperduti villaggi dell’Italia meridionale. A finire al confino furono importanti nomi della futura classe dirigente: da Pavese a Gramsci, da Parri a Di Vittorio, a Spinelli. Gli inviati al confino furono, complessivamente, oltre 15.000. Ben 177 antifascisti morirono durante il soggiorno coatto.


Deportazione
La politica antiebraica del regime fascista culminò nelle leggi razziali del 1938. Alla persecuzione dei diritti subentrò, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, anche la persecuzione delle vite, in collaborazione con i nazisti. La prima retata nazista attuata risale al 16 ottobre 1943 a Roma; degli oltre 1250 ebrei arrestati in quell’occasione, più di 1000 finirono ad Auschwitz, e di essi solo 17 erano ancora vivi al termine del conflitto. Il Manifesto programmatico di Verona della Rsi (14 novembre 1943) sancì che gli ebrei erano stranieri e appartenevano a «nazionalità nemica». Di lì a poco un ordine di arresto ne stabilì il sequestro dei beni e l’internamento, in attesa della deportazione in Germania. Nelle spire della «soluzione finale» hitleriana il regime fascista contribuì a gettare, nel complesso, circa 10.000 ebrei. Oltre alla deportazione razziale, fra le responsabilità del regime di Mussolini c’è anche la deportazione degli oppositori politici e di centinaia di migliaia di soldati che, dopo l’8 settembre, preferirono rischiare la vita nei campi di concentramento in Germania piuttosto che aderire alla Rsi.


La guerra
Fuori dai confini i morti contano meno? Allora non si possono proprio considerare tali gli etiopi uccisi con il gas durante la guerra per l’Impero, o i libici torturati e impiccati durante le repressioni degli anni Venti e Trenta, o gli jugoslavi uccisi nei campi di concentramento italiani in Croazia. Ma la spada di Mussolini provocò tanti morti anche tra i suoi connazionali. Mussolini trascinò in guerra l’Italia il 10 giugno del 1940, per partecipare al banchetto nazista. I risultati, per l’Italia, furono questi. Fino al 1943, 194.000 militari e 3.208 civili caduti sui fronti di guerra, oltre a 3.066 militari e 25.000 civili morti sotto i bombardamenti alleati. Dopo l’armistizio, 17.488 militari e 37.288 civili caduti in attività partigiana in Italia, 9.249 militari morti in attività partigiana all’estero, 1.478 militari e 23.446 civili morti fra deportati in Germania, 41.432 militari morti fra le truppe internate in Germania, 5.927 militari caduti al fianco degli Alleati, 38.939 civili morti sotto i bombardamenti, 13.000 militari e 2.500 civili morti nelle file della Rsi. A questi vanno aggiunti circa 320.000 militari feriti sui vari fronti per l'intero periodo bellico 1940/1945 e circa 621.000 militari fatti prigionieri dalle forze anglo-americane sui vari fronti durante il periodo 1940/1943.




.:°D00PAR°:.
http://www.alessioproietti.com

http://doopar.deviantart.com

http://www.fotocomm.org/browser.php?Name=D00PAR




Rispondi al Messaggio | Indietro | Indice topic | Quota Testo | Vai su| Segnala ad un amico|Successivo


I giovani ed il Fascismo   12/6/2006 13.8.28 (168 visite)   D00PAR
   re:I giovani ed il Fascismo   12/6/2006 13.10.0 (41 visite)   Grove
   re:I giovani ed il Fascismo   12/6/2006 13.10.51 (54 visite)   cupa
      re:I giovani ed il Fas   12/6/2006 13.11.9 (44 visite)   D00PAR
         re:I giovani ed il Fas   12/6/2006 13.16.14 (36 visite)   cupa
   re:I giovani ed il Fascismo   12/6/2006 13.18.5 (46 visite)   kicco82
   re:I giovani ed il Fascismo   12/6/2006 13.27.46 (52 visite)   50special
      preparati   12/6/2006 13.29.22 (59 visite)   ^Tomas^
         re:preparati   12/6/2006 13.30.56 (58 visite)   `ReVaN`
            re:preparati   12/6/2006 13.33.22 (55 visite)   ^Tomas^
               re:preparati   12/6/2006 13.37.42 (32 visite)   `ReVaN`
                  re:preparati   12/6/2006 13.40.35 (38 visite)   ^Tomas^
                     re:preparati   12/6/2006 13.41.19 (42 visite)   `ReVaN`
                        re:preparati   12/6/2006 13.50.56 (28 visite)   ^Tomas^
         re:preparati   12/6/2006 13.31.6 (36 visite)   50special
      Tu vivresti in un posto..   12/6/2006 13.48.25 (44 visite)   D00PAR
      delirio puro   12/6/2006 15.6.57 (33 visite)   Viola*
   Bravo D00PAR   12/6/2006 18.2.11 (18 visite)   Kashmir (ultimo)

Nick:
Password:
Oggetto:
Messaggio:

vai in modalità avanzata
                 


Rimani nel thread dopo l'invio


Ricerca libera nel sito by Google (Sperimentale, non sono ancora presenti tutti i contenuti)

Google
 



Clicca per leggere le regole del forum



Imposta IRCNapoli come homepage

Clicca per andare sul forum di prova.
IRCNapoli "Un racconto a più mani".
Mappa del forum

Visualizza tutti i post del giorno 12/06/2006
Visualizza tutti i post del giorno 30/07/2025
Visualizza tutti i post del giorno 29/07/2025
Visualizza tutti i post del giorno 28/07/2025
Visualizza tutti i post del giorno 27/07/2025
vai in modalità avanzata