Nick: golden Oggetto: La Borsa Data: 14/6/2006 14.43.24 Visite: 146
La Borsa sta finalmente ripartendo. Nuove matricole e un plotone di aspiranti lo testimoniano. Ci chiedono, ci chiederanno, di più. Per gli investimenti, per il futuro, per noi. Il motivo per cui un’azienda va in borsa è evidente, per chiedere soldi. E più è indebitata più ne chiede, più è in passivo più ne ha bisogno. Piazza le sue azioni attraverso le banche, attraverso i giornali, attraverso i fondi, gli sportellisti, i consulenti finanziari, la pubblicità. Va in borsa chi vuole i vostri soldi o chi non ne ha più. Vi sembra possibile che un’azienda che non ha mai prodotto utili possa entrare in borsa? Che una società con debiti da far paura possa entrare in borsa? Che una società che dipende da un solo cliente possa entrare in borsa? E’ quello che succede. Ci guadagnano in questo modo i certificatori, quelli che attestano la bontà dei bilanci e del piano industriale. Ci guadagnano le banche che piazzano le azioni. Ci guadagna il sistema che si autoalimenta, Consob, Borsa Italiana. Ci guadagnano i manager con le stock option. Ci guadagnano gli azionisti che si mettono in cassa subito il valore della vendita delle azioni, ponendosi al riparo da perdite future del titolo. Dopo Calciopoli (ma c’è ancora?) ci vorrebbe una Borsopoli, una voragine al cui confronto tutto il resto potrebbe impallidire. Un abisso di accomandite per azioni che controllano grandi gruppi, di scatole cinesi, di azionisti che comandano senza soldi, di conflitti di interessi tra aziende clienti e fornitrici, di consiglieri di amministrazione con cariche in più consigli, di mancanze di regole a protezione degli investitori. Senza class action, senza trasparenza. Ma i giornalisti, quelli veri, sono dalla nostra parte. Come Daniela Braidi di Repubblica di lunedi che consiglia l’acquisto delle azioni di Telecom Italia che ha perso circa il 10% da inizio anno e perde ormai da quando è apparso il tronchetto nel 2001. Lo dice con queste affascinanti parole: “le azioni della società telefonica appaiono più attraenti dopo la brusca correzione dell’ultimo anno e mezzo”. Un ragionamento innovativo. Se l’hai già preso in quel posto, dice l’articolo, c’è la ragionevole probabilità che non succeda più.
fonte www.beppegrillo.it
2 anni fa ho avuto il piacere di analizzare il bilancio d'esercizio e quello consolidato di tiscali e fiat(fiat auto e consolidato del fgruppo fiat) ne emerse una situazione a dir poco agghiacciante: le società avevano una situazione finanziaria disastrosa e quella economica forse anche di più e nonostante si fosse a quello che i migliori analisti di bilancio definiscono il punto di nn ritorno (prtaicamente il managment dovrebbe portare le carte in tribunale e dichiarare il fallimento) continuano a chiedere soldi agli azionisti mediante rivalutazioni del marchio che nn stanno ne in cielo ne in terra e tendono solo a gonfiare il patrimonio netto e l'attivo in modo da mascherare la situazione.... questa cosa è cmq molto rischiosa per le società in particolare perchè l'ordinamento civilistico italiano che sovraintende alla stesura del bilancio vieta la maggior parte delle rivalutazioni poichè il principio ispiratore della redazione del bilancio deve essere la prudenza e per questo motivo che il criterio del costo storico è stato messo alla base dei principi di redazione del bilancio poichè questo serve per garantire i creditori sociali e gli azionisti e impedisce che emergano plusvalori che in realtà sono fittizi e nn realizzati....a questo grande limite che il nostro legislatore aveva posto ai redattori del bilancio ha subito posto rimedio la UE , che per poter competere ad armi pari con le società americane, ha decretato l'ingresso degli IAS per le valutazioni delle poste dei bilanci delle società quotate in pratica queste regole contabili consentono di far emergere il FAIR VALUE(valore corrente) dei beni anche se non relaizzati in partica si gonfiano i patrimoni delle società con poste che non hanno una reale consistenza che non hanno visto dei movimenti di numerario.... così facendo le società varranno di più a tutto vantaggio di chi aliena le azioni a poveri investitori che poco o nulla ne capiscono di queste cose...... ps. i più grandi sostenitori del costo storico come PORTALE, SALAFIA vengono definitivamente messi in sopffitta per far posto ai teorici del economia gonfiata a discmisura su fondamenta di cartapesta....... Per la legalità e la legalizzazione. Radicalmente contro tutti i fondamentalismi |