Nick: AUGUSTO82 Oggetto: Il ns NUMERO 1 è un grande! Data: 11/7/2006 18.35.57 Visite: 287
Grida e schiamazzi. E ci sta. Urlacci. Pure. «Chi non salta francese è, è... » cantato in coro a microfono spiegato, Gattuso a scandire il ritmo come un capotifoso. E vabbè - sempre che l´Eliseo non la prenda male e ci scappi l´incidente diplomatico. La parata ufficiale degli azzurri al Circo Massimo ieri sera ha previsto un mezzo show su un palco, e nessuno si è sottratto. «Campioni, campioni del mondo». L´inarrestabile «po-poppo-poppo-ooo». Cannavaro, Totti, Toni, Materazzi. Quasi tutti, a turno. I conduttori della serata fanno domande, cosa si prova e giù di lì. Le risposte arrivano, alcune all´insegna della confusione: «Pirlo, perchè lei è sempre così silenzioso e calmo, tanto che la chiamano mediano-tibetano?», «È merito di tutta questa gente... ». E passi. Seicentomila e alla fine di più parati davanti ti danno la botta finale dopo 48 ore di caos, euforia e sacrosanta stanchezza. Comprensibilissimo. Poi però si stona forte. Sul palco Buffon afferra uno striscione: «Fieri di essere italiani. Fidene presente» (Fidene è un quartiere romano, ndr). Annesso tricolore e, sotto all´angolo, una croce celtica. Il portierone - quello del numero 88 «ma non lo sapevo che significa pure Sieg Heil (questa poi è davvero bella!...) il saluto nazista» - lo sventola, poi lo annoda a una balaustra. È l´unico orpello aggiunto, visibilissimo. Poi di nuovo se lo prende da parte e lo agita. L´ha vista Buffon quella celtica? Ci sono voluti 5 minuti buoni prima che sparisse.
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