Nick: Kashmir Oggetto: Schifo schifo schifo Data: 28/7/2006 10.8.58 Visite: 189
Succede solo da McDonald's? Mc Donald's non deve essere però preso come unico, grande nemico. Esso è piuttosto un simbolo, un'icona dell'anfico sfruttamento delle multinazionali su uomo, natura, cultura. Qua sotto riportiamo un breve elenco d'altre multinazionali criticate globalmente per la loro politica particolarmente aggressiva, estratto da Kill a Multi n.1 (vedi il solito sito www.tmcrew.org). Il funzionamento è simile, con le dovute differenze, a quello di McDonald's. Al centro delle strategie di marketing, i sondaggi di mercato, Freud al servizio dell'industria. Nestlé: da anni è in atto contro d'essa un boicottaggio internazionale a causa dei latte in polvere venduto ingannevolmente nei paesi dei terzo mondo, che ha già causato centinaia di migliaia di morti per malnutrizione. A queste critiche si sono aggiunte da un paio d'anni quelle relative al presunto uso di sostanze geneticamente modificate (OGM). il suo fatturato di questa multi è in crescita esponenziale. Nike; ma anche Reebok, e Adidas, sono accusate di essere le principali complici dello sfruttamento dei lavoratori, bambini compresi, in molti paesi del terzo mondo. Di queste multi se ne sono occupate saltuariamente anche i media; Repubblica dei 24 dicembre 1999 riportava anche in prima pagina la notizia con tanto di foto della protesta a Giakarta (Indonesia) di ottomila operai Nike per un aumento di stipendio, attualmente inferiore alle 100000 lire mensili per 60 ore alla settimana tra colle e solventi, e per protestare contro il licenziamento di 43 operai "rei" d'aver chiesto alla fabbrica un trattamento salariale migliore. Repubblica riporta anche la notizia dei precedenti Nike per l'uso di bambini - schiavi che lavoravano nelle aziende appaltatrici dei suoi prodotti. Più approfonditamente, L'Express (23-9-99), settimanale francese, ha dedicato 5 pagine al duello commerciale Nike - Adidas, sottolineando come ambedue paghino gli stessi salari ai loro dipendenti indonesiani: circa 63000 lire mensili (meno quindi di quanto affermato da Repubblica), con Adidas che paga 1500 l'ire in più rispetto a Nike ... Leggete [etichetta: made in Tailandia, in Hong Kong, in China, in Philippines... non casualmente. Inoltre la Nike, assieme a McDonald's, è la maggior promotrice dell'(anti) cultura del simbolo. Walt Disney: come già molti sanno, non è solo il tenero compagna dei più piccoli, l'inventore di Topolino e amici. Essa è una multinazionale con sedi in tutto il mondo che produce magliette, pupazzetti, videocassette e innumerevoli gadjets. Ha, guarda caso; ottime relazioni commerciali con McDonald's (l'audience è simile). Motti dei pupazzetti degli happy meal sono spesso i personaggi più in voga tra i più piccoli, sfornati dalle ultime produzioni cinematografiche Disney. Ha un forte controllo massmediatico, essendo proprietaria di parecchie reti televisive. E' inoltre accusata internazionalmente di finanziare il governo dittatoriale di Burma, coi quale ha stretti legami economici Difendersi da McDonald's Una casistica delle più disparate azioni, progetti, proposte volte al fine di porre un freno, se non addirittura una retromarcia, alla McInvasione. Una summa che ha la pretesa di spingere a una rivolta globale alla globalizzazione distruttrice di cultura, differenze, umanità. Ci siamo permessi di dare più spazio al caso Bové, in omaggio a questo contadino francese attua[-, mente in prigione per essersi opposto in maniera eclatante, trattore alla mano e folla al seguito, alla costruzione dell'ennesimo McDonald's. manifestazioni ed altre (forti) espressioni di dissenso. Sono sicuramente quelle a più elevato impatto massmediatico, le più coreografiche, spettacolari, coinvolgenti. Vanno organizzate a tavolino, valutandone ovviamente pregi e rischi. Occorre innanzitutto chiarezza, occorre che la gente, il passante, capisca cosa sia in atto, e perché sia in atto. La più clamorosa protesta anti McDonald's, la cui notizia fu massmediaticamente diffusa in ogni parte del globo grazie all'uso di Internet, fu lo smontaggio di un McDonald's in costruzione ad opera di oltre trecento persone, metà contadini aderenti alla Confederation paysehne, metà cittadini a [oro solidali, "capitanate" dal contadino situazionista josé Bové. Tutto accadde il 12 agosto 1999, come protesta per le ritorsioni americane contro i prodotti agricoli francesi, in particolare il formaggio roquefort. Un passo indietro. Nel febbraio 1988, la caritevole e democratica Organizzazione Mondiale per il Commercio (OMC condannò l'Unione Europea per essersi rifiutata d'importare la gustosissima carne agli ormoni dello zio Sam. Scaduti i termini per mettersi in regola, l'OMC (leggi Stati Uniti) come ritorsione piegò a una sovratassazione dei 100% una lunga serie di prodotti europei, tipici e genuini, ogni qual, volta essi entrano negli USA. Nell'era digitale, estese manifestazioni di dissenso possono avvenire anche in modo virtuale; lasciando perdere hackeraggi e cose simili, esistono dei modi abbastanza semplici per farsi sentire. Ad esempio, abbiamo notizia certa che molte persone hanno protestato via e-mail contro la brillante idea di Repubblica di collaborare con McDonald's per aumentare le rispettive vendite (patatine da McD a 1000 lire a chiunque abbia la copia del giorno di Repubblica ... ). Le proteste sono state indirizzate alla casella di posta elettronica di Repubblica e all'agenzia pubblicitaria dei quotidiano. Per lanciare proteste virtuali in rete occorre inviare la proposta ad una delle varie mailing list che si occupano tra le altre cose di boicottaggio, ecologia, etc. Molte ne potrete trovare sul sito www.ecn.org. Controinformazione. Per quanto riguarda la controinformazione, essa deve essere il più possibile semplice, diretta, mirata. Insomma, un'antipubblicità (ovvero informazione che smaschera il trucco, l'inganno teso a fine commerciali) che ricorre, per ottenere il massimo effetto, a strategie pubblicitarie (appunto semplicità, impatto emozionale, pubblico mirato... con l'esclusione ovviamente dell'inganno). Per quanto riguarda i volantini, ad esempio, andranno create almeno due versioni; una per bambini, in un linguaggio elementare, disegnato, che accenni anche all'inganno pubblicitario di cui quotidianamente sono vittime; l'altra per quelli un po' più grandicelli, in un modo più dettagliato, approfondito, contenente magari l'indirizzo Internet di un sito antiMc, come quello di Tattical Media Crew (www.tmcrew.org/mcd/index.html), ove tra l'altro potrete trovare già pronte le due versioni bambino/adulto dei volantino. Prima di fotocopiare l'originale, non dimenticate di scrivere in un angolino il f.i.p. (dove avete fatto le fotocopie, casa vostra o associazione o indirizzo della copisteria) e la data. Altro mezzo di controinformazione, forse ancora più diretto, è l'adesivo. Almeno nelle grandi città, capita spesso d'incontrare, sulle pareti, sui pali, etc. qualche adesivo antiMc, a volte banali, a volte geniali. Ed è sulla materia conoscitiva che la fantasia plasma le forme ludico-concettuali della rivolta; come già detto a proposito di adesivi, giocando sui McSlogan e le McImmagini è possibile creare falsi volantini pubblicitari, manifesti, etc, in cui ognuno è libero di dar sfogo alla propria energia (antitetica alla passività del McWorld) creatrice (e liberatrice). La sopracitata organizzazione no-profit Adbusters (www.adbusters.org , può essere un'ottima palestra per ricaricarsi di fantasia, aspettando la creazione di un tal sito anche da noi. Consigliata è anche la lettura di Non e vero! Di E. Defalchi (ed.Odradek), manuale pratico di disordinazione urbana. Per concludere un testo su McDonald's, è d'obbligo un'ovvietà. La cosa più semplice per combattere il McWorld è il non farvi parte, per quanto vi è possibile. McWorld's l'abbiamo capito, non è solo McDonald's, è tutto quanto segue la legge del più forte, e schiaccia sempre il più debole. Non è cattivo, è biologicamente economico, unico credo il profitto. E' la monocultura della globalizzazione che viaggia indisturbata sui canali televisivi e che pian pianino muove i primi passi in rete, è il consenso della psichiatria pubblicitaria, è la disumanità.della macchina economica creatrice di falsi desideri e paure, è il fast food dell'ovvio e del numero: un fast food da boicottare. fonte: www.globalizzazione2000.it E questo non è niente... Nell'Hamburger di Mc Donald volete sapere cosa c'è di buono? Carne bovina al 100%, verissimo Ma che parti del povero bove macellato? Viscere (non pulite, quindi anche merda), intestino, sangue, ossa triturate, buco del culo (non il buco, quello che c'è attorno, intendiamoci), e tante altre schifezze di questo tipo. Per cosa? Per risparmiare ovviamente!! Povero Ronald! Non vorrete mica fargli spendere i suoi soldi in carne buona?? E ovviamente, gli adorati giocattolini con i quale i nostri piccoli amici felici giocano, sono costruiti da piccoli amici infelici che stanno in africa e guadagnano circa 40 lire all'ora. C'adda i stuort a zizz r'a vacc a chill omm e nient. Scusate il francesismo, ma quann ce vò ce vò. E poi dite che sono una comunista no global rafaniella del cazzo. Avrò i miei buoni motivi, no? Buona giornata, e magnat addu Giggin e campat 100 ann e chiù ^_^ Buona Giornata :* P.S. Mc. Donald ha fatto causa a due attivisti disoccupati che distribuivano volantini contenenti queste ed altre informazioni, i due ragazzi hanno vinto la causa. P.P.S. La categoria "Cultura" è perfetta. "Ciao, bimba. Ti andrebbe di fare delle scale diatoniche sul mio flauto di pelle?" -Daniele Luttazzi-
"La tecnica non conta..io mi occupo di e |