vorrei chiarire una cosa però sul mio modo d'intendere la questione che è stata sollevata dalla fallaci nel suo libro più clamoroso
la sua rabbia e il suo orgoglio risalgono come un rigurgito acido all'indomani dell'11 settembre con l'editoriale sul corriere della sera
già lì si sollevò un primo polverone la signora si scagliava contro l'islam direttamente dallo sfacelo delle torri gemelle
emotivamente non riesco a immaginare uno scenario più devastante più surreale e atroce roba che mi viene meno il fiato se solo ci penso
ora qualcuno obietterà che sciagure più enormi si consumano ogni giorno negli angoli più bui del nostro povero pianeta
ma l'11 settembre in quel modo plateale si è rappresentata la morte violenta inattesa e incolpevole secondo i modi e i tempi che la rendessero mai più dimenticabile a monito delle future generazioni
dunque la rabbia dunque l'orgoglio
non tutte le guerre sono uguali alcune sono incomprensibili altre seguono un processo di decadimento delle facoltà di mediazione
la signora fallaci manca ugualmente in questo ma il suo odio non fu meno cieco di chi ha scritto la pagina di quel giorno di vera apocalisse il suo orgoglio non meno prorompente di chi ama la libertà e la vita senza mercificazioni
i popoli arabi sono non meno colpevoli degli usa rispetto a quanto sta accadendo nel mondo
anzi poichè siamo uomini tutti quanti tutti siamo colpevoli come dire che nessuno lo è